Dalle Delegazioni: Toscana

EPULAE delegazione Regione Toscana. Baccomachia - tre giorni di festa enogastronomica a Piombino

Dalle Delegazioni Di Monica Bonaccorsi Una grande festa, per rinnovare il legame tra vino e cibo, si è svolta a Piombino nei giorni dal 28 al 30 aprile, la 1° edizione di Baccomachia, una manifestazione enogastronomica, organizzata dall’Associazione Pubblici Esercenti del centro storico “La Congiura de’ Pazzi “, con il patrocinio dell’ Assessorato al Turismo del Comune di Piombino e della Provincia di Livorno e delle Città del Vino. Usando le parole di Remo Bagnasco, Presidente de “La Congiura de’ Pazzi “, la “Battaglia di Bacco” … vuole essere una sottile e piacevole intesa tra due alimenti antichi quanto l’uomo: il vino ed il cibo… in analogia al primo sommelier della storia, Sante Lancerio, responsabile degli approvvigionamenti di vino di Papa Paolo III, che già nel XVI secolo, con grande capacità, assaggiava e consigliava i vari tipi di bevanda, abbinava il vino alle vivande giudicando il più idoneo alle varie ore del giorno e alle stagioni. L’Associazione ha coinvolto Aziende produttrici di vino, sia della Val di Cornia, sia delle zone limitrofe ed i ristoranti del territorio che, per l’occasione, hanno predisposto uno speciale menu degustazione di piatti tipici in abbinamento ai vini selezionati per la manifestazione. Sono stati allestiti piccoli ma eleganti stand, inseriti nella suggestiva cornice del centro storico, lungo un percorso che dal “Rivellino” - antica porta a terra a difesa della città - si snodava attraverso il corso V. Emanuele, fino ai piedi della Torre del Palazzo comunale. Il viaggio enoico partiva dall’antiporta del torrione - realizzato agli inizi del XIII secolo - dove erano distribuiti i bicchieri da degustazione e dalla quale poi si accedeva al piazzale quadrato - risalente alla prima metà del quattrocento – in cui era predisposta un’esposizione di bicchieri da vino e libri inerenti la storia di questa bevanda, la sua composizione e l’enologia. Le degustazioni si effettuavano presso gli stand delle varie Fattorie, ove gli stessi titolari fornivano informazioni in merito ai loro prodotti che si potevano acquistare, a prezzo speciale, nella esclusiva Enoteca della Baccomachia. Proprio sul promontorio di Piombino che domina il golfo di Baratti, famoso per i reperti archeologici e le necropoli rinvenute, gli Etruschi già dal VII sec. A.C. praticavano la coltivazione della vite ed il vino era destinato al consumo privato; ma è intorno al XVI secolo che sul territorio di Populonia inizia ad articolarsi una coltura produttiva vera e propria, mentre, sulle colline della Val di Cornia la produzione di vino prende rilevanza solo dal 1830 in poi. Il cambiamento radicale, invece, avviene negli anni ’40, quando il Marchese Incisa della Rocchetta importa dalla Francia ed impianta, nella sua tenuta di Bolgheri, i nuovi vitigni Cabernet Franc e Sauvignon, dai quali ha origine, dopo varie prove ed esperimenti, il “Sassicaia”, che sarà imbottigliato per la prima volta nel 1968. E’ in questo periodo che i produttori inseriscono le primi viti di Cabernet, le cui uve saranno utilizzate per integrare il Sangiovese che rimarrà la base degli uvaggi, possedendo caratteristiche territoriali e struttura particolarmente eccellenti. In seguito si ha l’introduzione di ulteriori vitigni quali il Merlot e il Montepulciano d’Abruzzo. Certo i produttori della Val di Cornia hanno fatto passi da gigante da quando, nel lontano 23 maggio 1980, sottoposero i loro vini al giudizio di una Commissione di degustazione presieduta da Luigi Veronelli e composta da numerosi esperti in materia tra i quali un enotecnico di fama, il friulano Piero Pittaro, l’allora giovane enotecnico Marco Stefanini e la sottoscritta, in qualità di Sommelier dell’A.I.S., che oggi si ritiene veramente orgogliosa di averne fatto parte. Quella giornata mi è rimasta impressa nella memoria anche per l’elevato numero di vini presentati alla degustazione, più di 200 tra bianchi e rossi senza contare i rosati, un vero tour de force! I prodotti risultarono molto al di sotto delle reali potenzialità, vinificati in modo rozzo e disarmonici, bianchi dai colori carichi, vini ossidati e conservati male. I produttori capirono che sarebbe stato opportuno abbandonare i tradizionali metodi di vinificazione e, avvalendosi di un enotecnico competente, introdurre le più avanzate tecniche enologiche. L’anno successivo, sempre in occasione dell’annuale fiera, il 24 Maggio del 1981, il Comitato Cittadino di Venturina organizzò, per i Produttori, un corso sulla vinificazione delle uve e la conservazione dei vini tenuto da Piero Pittaro,. La Val di Cornia è diventata, oggi, terra vocata alla produzione di grandi vini, grazie anche ai sacrifici ed al costante e determinato lavoro dell’uomo, e la conferma della positiva evoluzione dei suoi prodotti è testimoniata da “etichette” di pregio quali: il "Redigaffi" un Merlot in purezza, il "Nardo" equilibrato, con intense note di frutti di bosco e di rovere nato da un uvaggio a base di Sangiovese con percentuali di Montepulciano d’Abruzzo e Cabernet Sauvignon, il "Federico Primo" Cabernet Sauvignon in purezza , il "Peccato" Cabernet Sauvignon, il "San Giusto" 100% Sangiovese, il “Gualdo del Re” un Sangiovese grosso in purezza, affinato in barrique per 16/18 mesi, il Val di Cornia riserva Barbicone ed ancora tanti altri tra DOC ed IGT. Da non molto è stata riconosciuta la DOC Val di Cornia all’Aleatico passito (100%uve aleatico), del quale esiste, purtroppo, una piccola produzione. Tre le etichette Amansio (Gualdo del Re), Sciatà (Banti) e Stillo (Petricci e del Pianta), Aleatici in purezza, le cui uve appassite per più di una settimana, danno un vino pregevole, aromatico, con sentori di frutta rossa, profumi di rosa e confettura. Un plauso agli organizzatori per l’idea di questa manifestazione, realizzata in maniera impeccabile, che con successo ha coinvolto un numeroso e variegato pubblico di consumatori più o meno esperti e di casuali turisti incuriositi, ma che soprattutto, ha diffuso la cultura del territorio attraverso la promozione dei suoi prodotti. Sicuramente da ripetere! Monica Bonaccorsi