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Mai come in questi anni i piaceri della buona tavola hanno affascinato e catalizzato l'interesse del grande pubblico, finalmente approdato alla ricerca dei sapori veri e genuini delle tradizioni locali. In questo periodo, nel corso del quale ci siamo avventurati alla ricerca dei valori fondamentali della nostra enogastronomia, ci siamo resi sempre più conto di quanto i sapori veri e genuini siano legati ai saperi antichi, alla cucina povera e tradizionale delle nostre aree rurali che ci affascina con i suoi profumi legati al territorio ed alla tradizione.
E' su questa onda che è nata Epulae, e con essa il giornale on line, costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi. Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l'enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada. E' proprio in questo mondo sempre più globale che l'attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non nasce in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell'enogastronomia. Esperti enogastronomi, esperti in analisi sensoriale, enologi, sommelier, chef executive, specialisti in scienze dell'alimentazione, giornalisti enogastronomi e tante altre categorie di professionisti hanno all'interno di Epulae il proprio spazio d'incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica.
Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell'antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale. Proprio come allora anche oggi, nella nostra associazione, ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra sotto la guida dei maestri di Epulae per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i cocetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L'anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma.
Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell'Impero. Ed è sopra l'anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell'anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d'incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l'Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli Appennini alle Alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L'associazione nasce quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell'analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche. Benché appena nata l'associazione è già presente con delegazioni costituite e in fase di costituzione nel Lazio, Veneto, Sardegna Emilia Romagna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Francia, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone.
L'accademia opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommeliers-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, esperti in analisi sensoriali degli alimenti, esperti degustatori (miele, olio vergine ed extravergine, formaggio, salumi, tè ed infusi, caffè, cioccolato, distillati e liquori, birra, piante aromatiche ed erbe officinali, funghi e tartufi), esperti in scienze dell'alimentazione, chef in progress, pizzaioli, pasticceri e cioccolatieri, gelatieri, barman e bartenders opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche. Con questo spirito nasce anche Epulae, la testata giornalistica on line, organo d'informazione dell'Associazione, attraverso la quale saranno promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale on-line sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo. Non resta che rimboccarci le maniche ed augurare a tutti i soci buon lavoro.