Itinerari e turismo enogastronomico

Arzana, un piccolo paese sulle pendici del massiccio del Gennargentu.

di Giulio Volontè

08/04/2014

Sulle pendici del massiccio del Gennargentu, il monte simbolo dell'isola di Sardegna, esiste un paese che è diventato uno dei simboli del turismo delle zone interne.
Un piccolo paese con un immenso territorio che si inerpica sulle pendici del monte sino a Punta La Marmora, 1834 metri, la vetta più alta dell'isola.
Arzana è adagiata su un versante del monte Idòlo ma il suo territorio, che si affaccia sullo splendido mare d'Ogliastra, si estende sino alle più belle zone del Gennargentu.
Un territorio ricco di boschi, pascoli e corsi d'acqua, popolato dai mufloni e dall'aquila reale.
Visitare il territorio arzanese significa camminare tra i monti, all’ombra degli alberi e sostare accanto alle numerose sorgenti per godere della pace e della tranquillità di queste montagne.
Accompagnato dal mio amico Raffaele Sestu e dagli amici della Pro Loco, in questi anni, ho visitato la valle del Flumendosa, uno dei piú importanti fiumi della Sardegna che disegna il confine meridionale del territorio di Arzana. É una delle zone piú selvagge e più belle di tutto il territorio arzanese. Una profonda vallata scavata dal fiume e ricoperta da rigogliose foreste di querce sempreverdi.
Nel cuore dei monti di Arzana, ho raggiunto, a più di 1200 mt di altezza, il nuraghe di Orruinas. Un grande nuraghe con un vasto agglomerato di capanne che dominava gli alti pascoli del Gennargentu e che fu abbandonato nel 1400 a causa di una pestilenza. E' il nuraghe costruito all'altitudine più elevata di tutta l'isola.
Sono stato nella suggestiva gola di Pirincanes.
Tra le sue spettacolari pareti, alte più di 250 metri, confluiscono le acque che provengono dalle cime del Gennargentu, formando cascate, piccoli salti e suggestivi specchi d'acqua.
Ho visto il Nuraghe Unturgiadore che domina una stupenda vallata. Il suo nome ci ricorda che fino a non molto tempo fá questo era il regno di "S'Unturgiu" , l'avvoltoio, ormai scomparso dal Gennargentu.
Nella valle di Teddiereddu, regno incontrastato dei pastori, abbiamo incontrato preziosi e plurisecolari alberi che ci raccontano delle rigogliose foreste che ricoprivano queste valli. Aceri, querce, ginepri ed i piú antichi alberi di tasso di tutta l'Europa.
Percorrendo un sentiero che attraversa pascoli disseminati di cespugli di peonie e ginepri nani, abbiamo raggiunto la sorgente più alta della Sardegna: Sa Fontana Orrubia.
Sul sentiero della memoria, mi hanno portato sino alla cima del Gennargentu per poi discendere, in compagnia dei mufloni, sino ai tacchi calcarei di Genn'e Ragas, ai confini con Desulo. Sette ore di trekking in alcuni tra i luoghi più isolati e suggestivi della Sardegna alla ricerca delle piccole croci incise più di trecento anni fa nella roccia per segnare i confini. Un sentiero lungo il quale si incontrano maestosi esemplari di leccio e di tasso, profonde valli e corsi d'acqua,.
Ho perfino provato a tosare le pecore, ospite degli amici allevatori che, nel periodo della tosatura, si riuniscono per tosare tutti insieme, di volta in volta, le pecore di ogni allevamento. Al termine del lavoro ovviamente hanno colto l'occasione per festeggiare con un pranzo luculliano.
Tra i monti di Arzana ho imparato a conoscere, grazie al professor Mauro Ballero, gli incredibili tesori della natura del Gennargentu.
Ho pranzato in ovile anche con Ottavio Missoni, ad Arzana in occasione della rassegna dedicata alle erbe del Gennargentu, ho viaggiato sul trenino del novello d'oro con Luca Goldoni, cantato con Elio (di “Elio le storie tese”) e i tenores di Neonelio durante la festa della tosatura. Sono tanti i personaggi che hanno visitato in questi anni il Gennargentu di Arzana, ospiti degli allevatori che li hanno accolti nei loro ovili.
Ovili che nell'arco degli anni si sono attrezzati anche per accogliere i turisti.
E qui ho assaporato i piatti tipici di Arzana: culurgionis, carni arrosto, formaggi, i prosciutti ed i vini ogliastrini.
Insomma, le occasioni per visitare Arzana non mancano. Dalla ormai famosa Sagra del Porcino d'Oro a quella dei vini novelli, dalla manifestazione dedicata alle erbe officinali alla festa della tosatura.
Non posso fare altro che invitarvi a visitare Arzana ed il suo territorio, sempre ricco di affascinanti sorprese e pronto ad accogliervi per farvi apprezzare le bellezze delle zone interne della Sardegna.

E questa volta non so se augurarvi buon viaggio o buon appetito...

Giulio Volonté

Pro loco “Siccaderba” - Arzana +39 0782 37290