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Anche il Pecorino Romano beneficerà degli aiuti previsti da Bruxelles.

di Luciana Satta

26/10/2009

Anche il Pecorino Romano beneficerà degli stessi aiuti previsti da Bruxelles per il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano.

Lunedì la Commissione dell’Unione Europea ha accolto infatti l’emendamento approvato a maggioranza dal Parlamento Europeo, estendendo così le agevolazioni previste per il burro e il latte in polvere anche ai formaggi duri.

Soddisfatto il Presidente del Consorzio di Tutela del Pecorino Romano, Toto Meloni. «In Italia – spiega – i formaggi duri sono tre. Ci aspettiamo un trattamento uguale per tutti, con una normativa che stabilisca quantità, periodo di stagionatura e risorse in linea». «Un confronto – sottolinea Meloni – finalizzato a dare al Pecorino Romano pari dignità rispetto al Grana e al Parmigiano». «Vorremmo – continua – che l’Ue avesse nei confronti del latte ovino le stesse attenzioni che riserva al vaccino. Per questo ci piacerebbe che il regolamento dell’ammasso del Romano fosse uguale a quello del Parmigiano e del Grana». Secondo Meloni l’attenzione dell’Ue è rivolta sempre meno ai prodotti di qualità e sempre di più al latte in polvere e al burro. «Vorrà dire – conclude il presidente del Consorzio – che dovremo rendere più prezioso il nostro Pecorino, abbassando le quantità di produzione. Non c’è dubbio, poi, che un buon aiuto al Pecorino Romano, darebbe al comparto una maggiore serenità nel discutere del prezzo del latte».
In attesa che l’iter si definisca, anche l’Assessore all’Agricoltura, Andrea Prato, ha commentato positivamente il provvedimento della Commissione. Secondo l’assessore questo potrà contribuire a risollevare le imprese sarde gravate dalla crisi, in vista del fatto che si introdurrà l’ammasso privato, che comprenderà anche i formaggi ovini sardi. Sono 280 i milioni previsti sinora, meno della metà rispetto a quanto richiesto inizialmente dal Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro, intervenuto in aula prima del voto per sottolineare la drammaticità della crisi che coinvolge il settore. Con il via libera dato dall’assemblea di Strasburgo, la Commissione Ue potrà decidere, così come previsto in casi di crisi di mercato, di introdurre misure d’urgenza senza passare della normale procedura in Parlamento.
«Ma – aggiunge ancora l’assessore Prato – siamo in una fase di definizione. L’Europarlamento voterà la settimana prossima e i finanziamenti previsti potrebbero anche aumentare».

Luciana Satta