Notizie e Recensioni

NOVITĄ PER IL DOLCETTO DI DIANO

17/03/2010

Il Dolcetto di Diano è diventato DOCG


Il Comitato Nazionale Vini ha dato il via libera alla modifica del Disciplinare del vino Dolcetto di Diano d’Alba o Diano d’Alba che viene elevato alla DOCG. Dopo Barbaresco e Barolo è il terzo vino a vedere anche approvate le Menzioni Geografiche Aggiuntive sulla base del lavoro fatto per normare i “Sorì” e poi rivisto in queste settimane dal Consorzio di Tutela con l’approvazione del Consiglio Comunale di Diano d’Alba.

Nell’attuale sistema di certificazione la garanzia per DOC e DOCG è uniforme e discende dal Regolamento Comunitario applicato in Italia con il nome di Piano dei Controlli ma i vini che si fregiano della Garantita vedono riconosciuta la particolare rilevanza storica ed internazionale.

Con la prossima analisi del Disciplinare “Langhe” e di quello che dovrà accorpare i Dolcetti di Dogliani si avvicina il completamento delle modifiche e degli adeguamenti proposti dal Consorzio di Tutela.

A giorni è attesa la nuova Legge 164 che completa il quadro normativo dei vini a Denominazione e affida ai produttori associati nei loro Consorzi i compiti di tutela e promozione all’altezza della situazione attuale.

In Piemonte disponiamo di molti enti che lavorano nel settore vino ma non riusciamo ad esprimere un’azione comune e concordata in grado di penetrare i nuovi mercati . Subiamo la mancanza di una IGT , politiche frammentate e poco efficaci. Per questo lavoreremo ad un coordinamento dei Consorzi ,ad un diverso rapporto con le CCIAA e con gli Enti Regionali.

Il Consorzio albese rinnoverà la Presidenza e il Consiglio d’Amministrazione a marzo per prepararsi alle sfide di tempi non semplici invitando i propri soci ad essere protagonisti e partecipi.

Il Presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero, Enol. Claudio Rosso ,ha condotto la riunione di Parigi del Comitato delle Regioni Europee del Vino dove si è chiesto un incontro con il nuovo Commissario all’Agricoltura il rumeno Dacian Ciolos, per esprimergli la volontà dei viticoltori di accettare il sistema dei controlli ma in un quadro burocratico semplificato e snellito. L’emergenza economica dovuta alla crisi monetaria e alla forte penetrazione sui mercati europei dei vini di altri continenti è stata oggetto di ampie riflessioni che si concluderanno con l’Assemblea Plenaria di maggio in Croazia.