Donne in vigna

Chiara Soldati, Donna in vigna della settimana

24/06/2010

Dal libro Donne in vigna, a cura di Mario Busso e Angelo Concas  Edizione Vinibuoni d’Italia Biblioteca.


Donna in vigna della settimana
Chiara Soldati  Az. La Scolca - Piemonte

Un destino che mi invogliava ad essere “figlia d’arte”

Racconto di Linda Nano


Dalle vigne del distretto vitivinicolo di Gavi, lembo di terra piemontese posto a ridosso dell’Appennino Ligure e della provincia di Genova, meta di vacanze di quell’aristocrazia genovese che qui si rifugiava durante l’estate e l’autunno in cerca di refrigerio e tranquillità, inizia la storia della tenuta La Scolca, acquistata nel 1919 dal bisnonno di Giorgio Soldati, attuale proprietario.
In 90 anni di storia La Scolca è diventata simbolo di una tradizione familiare e produttiva di eccellenza nel panorama enologico nazionale e internazionale.
Durante un'intervista, alla domanda che le chiedeva quali fossero le motivazioni per cui avesse deciso di operare in agricoltura, Chiara Soldati rispose: Per scelta, per nascita e per sfida.
È in queste tre parole che possiamo trovare una descrizione di alcuni degli elementi fondamentali della sua personalità; tre concetti chiave che descrivono i tratti inconfondibili che caratterizzano il percorso umano e professionale di Chiara.

Il mio percorso in azienda inizia nel 1993, a fianco di mio padre Giorgio. Dapprima alternavo gli studi di giurisprudenza alle lunghe giornate trascorse tra i filari e la cantina… poi a poco a poco ho seguito con determinazione e con più decisione quella strada già segnata dalla mia naturale predisposizione e da un destino che mi invogliava ad essere in qualche modo vera e propria “figlia d’arte”.

Il riferimento alla condizione di “figlia d’arte” è ricorrente nei racconti di Chiara, prima generazione femminile a condurre La Scolca, di cui segue a 360 gradi tutte le necessità e tutti i problemi, da quelli organizzativi a quelli produttivi, a quelli attinenti alla comunicazione, a quelli inerenti la commercializzazione.
Ascoltare Chiara è come entrare in un mondo nel quale la visione e la conseguente descrizione della sua attività si presenta composta da molteplici aspetti e interpretazioni, in cui l’esplicitazione del suo ruolo prende in attenta considerazione sia il sentimento del forte legame con le proprie origini che l’emozione di uno sguardo costantemente orientato al domani, in un connubio armonioso di passato, presente e futuro.
La precisa consapevolezza di avere il compito di portare La Scolca verso traguardi più avanzati, ricordando al contempo i 90 anni di storia appena compiuti e il significato del nome antico con cui la tenuta veniva chiamata, “La Sfurca”, ovvero guardare lontano, Chiara la racconta così:


Le mie competenze le ho costruite giorno dopo giorno, a stretto contatto con mio padre che mi ha seguita, guidata e testata in ogni momento. Io da sempre ho avvertito la forte responsabilità che mi deriva dall’avere ereditato un patrimonio aziendale fatto di tradizione e savoir-faire. In ogni generazione della famiglia Soldati troviamo dei precursori, basti pensare al bisnonno di mio padre che estirpò i vitigni a bacca rossa abituali in questo territorio per impiantarne altri a bacca bianca, poi fu la volta della decisione di spumantizzare, quindi si iniziarono a produrre nuovi vini, via via arrivando fino ad oggi, con la ricerca costante di prodotti innovativi, con nuove intuizioni e nuovi traguardi, sempre guardando al futuro ma forti delle nostre tradizioni. Io mi sento una traghettatrice, il mio patrimonio genetico e tutto ciò che significa lo voglio trasmettere prima di tutto a chi beve i miei vini, voglio comunicare loro tutta l’emozione di questa eredità, fatta di scelte a volte anche controcorrente ma che sempre mi hanno portato a ricercare e realizzare prodotti che hanno saputo esprimere pienamente le potenzialità di questo territorio. I miei vini hanno raccontato e devono raccontare il feeling e l’empatia che esiste da 90 anni tra la nostra famiglia e questa terra.

Chiara Soldati riesce così ad interpretare, in modo assolutamente personale, un concetto di produzione che traduce in un’unica sintesi aspetti apparentemente distanti tra loro come la sensibilità e l’emotività femminili con la capacità dirigenziale e organizzativa, le nuove tecnologie produttive e di comunicazione e la necessità di saper guardare al futuro mantenendo ben saldi i piedi negli storici vigneti de La Scolca.

Le donne hanno sempre lavorato in agricoltura, quello che è cambiato in questi ultimi tempi è il loro ruolo.

Partendo da queste premesse, Chiara ha voluto dedicare il premio all’imprenditrice agricola dell’anno ricevuto nel 2008 dal Ministro dell’Agricoltura Zaia nella giornata mondiale della donna rurale … a tutte quelle donne che silenziosamente lavorano in agricoltura, nel mondo rurale (e non è un mondo semplice) e lo LA SCOLCA fanno silenziosamente, pochi lo sanno e nessuno poi, alla fine della giornata, le premia…



La Scolca

Via Rovereto 170/r - 15066 Gavi (AL)

tel. 0143 682176 - fax 0143 682197

info@scolca.it  - www.scolca.it  

Ovviamente il vitigno di elezione di questa antica azienda, presente a Gavi dal 1919, è il Cortese, dal quale nascono i classici Gavi: il La Scolca, il Valentino, il Villa Scolca e il Gavi dei Gavi, a questi si aggiungono gli spumanti: Rugrè, il Brut Rosé, il Brut e il Gavi Millesimato. Ma la vera innovazione della famiglia Soldati è il Gavi d’Antan, vinificato fermo e spumante nelle versioni Millesimato Riserva d’Antan e Riserva d’Antan Rosé. Sono inoltre prodotti il Bric del Luì, il Pinot Nero, il RosaChiara e il Roma.

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