Chiacchierando di gusto

Expomittelschool, riuscitissimo l'evento'Turistico Enogastronomico' sull' Altopiano del Carso.

di Rita Monastero

16/06/2010

 

 

 

 

Trieste è una città magica, orgogliosa delle sue radici, delle tradizioni culturali, del suo passato. In un contesto simile ha trovato terreno fertile la Expomittelschool, guidata da Francesco Razzetti e Rossana Bettini, che in collaborazione con la Camera di Commercio della città e con PromoTrieste persegue la valorizzazione dei prodotti enogastronomici del territorio. Da questa joint venture è nato il progetto VI.SI.TA., mirato alla scoperta delle realtà produttive locali; una macchina organizzativa perfetta, che ha portato un gruppo di entusiasti giornalisti in giro per l’Altopiano del Carso, nella parte superiore della provincia di Trieste.

Una terra affascinante, aspra e impervia, le cui caratteristiche sono sfruttate da imprenditori appassionati e intraprendenti ai fini di una produzione enogastronomia senza eguali in Italia. Grotte naturali dalla perfetta termoregolazione trasformate in cantine o celle frigorifere, in cui invecchiano e maturano vini eccellenti e formaggi saporiti. Ecco quindi le cantine di Edi Kante, Sandi Skerk e Beniamino Zidarich a Prepotto, tutte scavate nella roccia, dove i vini – essenzialmente Terrano e Vitovska – vengono affinati in botti di legno e imbottigliati a caduta. Poco distante si trova l’azienda agricola Zidaric, a conduzione familiare, che alleva Frisone e con il loro latte produce il particolarissimo Jamar stagionato in grotta (e non a caso questo termine significa cavernicolo); il Tabor in più varianti: semplice, con santoreggia o al pepe; diversi tipi di caciotte e di primo sale. La stessa ricerca del perfetto equilibrio fra natura e lavoro dell’uomo anima Edi Zobec, che in Val Rosandra produce birra e alleva salmoni, orgoglioso che il suo allevamento sia uno dei pochi rimasti non contaminati, cioè assolutamente esente da malattie. Proprio per questo motivo l’area non è visitabile, ma l’azienda offre la possibilità di ristorarsi con ottimi piatti a base di salmone e qualche boccale di birra di produzione propria. Chi apprezza l’olio extra vergine di oliva non può non fare un salto all’azienda Parovel poco distante, in località Bagnoli della Rosandra, che lavora essenzialmente la varietà autoctona Bianchera, ma anche Leccino e Maurino, con metodologie di tutto rispetto: raccolta a mano, spremitura a freddo a ciclo continuo senza aggiunta di acqua; ne viene fuori un oro verde dai sentori di carciofo e mandorla. Il Buran, invece, è un extravergine prodotto dai fratelli Starec, due architetti atipici, che già da qualche anno hanno preso in mano l’azienda del padre per produrre blend particolari. Quest’olio nello specifico prende il nome da un vento forte e freddo che soffia nella zona, mettendo a repentaglio l’intera produzione; una sfida per questi due intraprendenti fratelli, fedeli alla teoria che le piante debbano essere assecondate nel loro adattarsi al microclima naturale.
In conclusione, ora che l’estate è finalmente arrivata, vale certamente la pena programmare un viaggio a Trieste e nell’Altopiano del Carso, per scoprire prodotti di elevato livello qualitativo e conoscere i personaggi straordinari che abitano queste terre.

Rita Monastero

 

 

Via S. Nicolò,  5  Trieste   www.expomittelschool.it

Expomittelschool

 

  • I giornalisti che hanno partecipato ad Expomittelschool
  • Nella foto ricordo, il gruppo dei giornalisti: seconda da sinistra Rita Monastero e secondo da destra il Dott. Bellini, Presidente della Camera di Commercio di Trieste.