Parliamo di vino

Vitigni autoctoni del Salento per le Cantine Due Palme

di Leonardo Felician

21/12/2010

Una delle più grandi realtà cooperative della Puglia e dell’Italia meridionale è Cantine Due Palme, con sede a Cellino San Marco in provincia di Brindisi, ma alle porte del Salento. Con nuovi vasti complessi per gli uffici commerciali, la sala degustazione e il ristorante da 80 posti realizzato in vecchie cisterne in cemento armato perforate, a circa 4 metri di profondità, l’azienda accompagna l’attività di lavorazione e stoccaggio dei vini che avviene nell’edificio attiguo di circa 3.600 mq disposto su due piani: 1000 mq di bottaia a circa 5 metri di profondità e 800 mq di sala congressi. Al piano rialzato ulteriori 1800 mq, ospitano l'impianto di imbottigliamento, il magazzino per lo stoccaggio del prodotto finito, un laboratorio di analisi all'avanguardia, gli uffici tecnici ed un'ampia sala detta “tinaia" per accoglienza gruppi, con servizi catering, coffee break, brunch, lunch e finger food. Vista la zona, la produzione è per il 90% di uve rosse e per il 10% di uve bianche, con una media annuale di circa 200.000 quintali di uve e una resa di 70/80 quintali per ettaro. Le Cantine dispongono di una capienza di 200.000 ettolitri, di cui 50.000 sono vinificatori di acciaio termoregolati rotativi orizzontali e verticali.

Tra i vitigni autoctoni tipici, coltivati con il metodo tradizionale, Negroamaro e Malvasia nera sono i più tradizionali vini del Salento fin dal VI secolo a.C. Il vino ottenuto da queste uve risulta di colore rosso con riflessi amaranto, con profonde venature rosso cupo che gli fanno assumere il nome dialettale di “niuru maru”. Sempre nel Salento, circa due secoli fa, si diffuse anche la coltivazione del Negro Dolce, con caratteristiche opposte a quelle del Negroamaro. La nuova varietà deriva dalla famiglia delle malvasie, di origine greca, giunta in Puglia dal Peloponneso. Il nome stesso di malvasia deriva dalla cittadina di Monemvasia, che ancora oggi si trova nel Peloponneso. Nei secoli purtroppo molti vitigni sono andati perduti, a causa della scarsa attenzione per un patrimonio che non è solo enologico, ma anche storico culturale. Oggi solo due tipologie sono coltivate normalmente: la malvasia nera di Brindisi e la malvasia nera di Lecce, con caratteristiche pressoché simili. I salutisti apprezzeranno che secondo una recente ricerca le uve di negroamaro contengono una dose di resveratrolo cinque volte superiore alla media delle altre varietà rosse internazionali: si tratta di una sostanza nota per il suo potere anti-ossidante e di contrasto contro i radicali liberi, con qualità terapeutiche in caso di malattie cardiovascolari. 

Le Cantine Due Palme producono da un uvaggio di Negroamaro e Malvasia nera il Selvarossa Riserva, Salice Salentino Rosso DOP. Il vino proviene da uve mature e selezionate di queste due varietà, raccolte manualmente in cassette e diraspate poi in maniera soffice. La macerazione avviene in vinificatori orizzontali rotativi da 500 ettolitri per 14 giorni, durante i quali il vino completa anche la fermentazione alcolica a temperature non superiori ai 27 gradi. La fermentazione malolattica si completa in in barriques Allier & Troncais. Dopo almeno nove mesi nel legno, si procede all'imbottigliamento e al successivo affinamento in bottiglia per almeno quattro mesi prima dell'immissione sul mercato. Ne risulta un vino di 14 gradi alcolici, di colore rosso rubino intenso e profondo con riflessi amaranto, con profumi di ciliegia e di vaniglia. Al presenta note di frutti rossi e sfumature dolci del legno. E’ un vino si abbina con che arrosti, cacciagione, formaggi fermentati e stagionati, selvaggina nobile.


Cantine Due Palme

Via San Marco 130

Cellino San Marco (BR)

Tel: 0831 617909

info@cantineduepalme.it

www.cantineduepalme.it

 

Leonardo Felician

 

  • I vini della Cantina Due Palme