Chiacchierando di gusto

Richiesta per il Pane di Matera IGP l'iscrizione alla lista dei Patrimoni culturali italiani dell'UNESCO

14/01/2011

 

Ufficializzata la richiesta d'iscrizione del Pane di Matera IGP nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell'UNESCO.

Si và ad affiancare a quella internazionale che ha portato i rioni Sassi di Matera a diventare Patrimonio Mondiale dell'umanità, la richiesta effettuata dal Consorzio di Tutela del Pane di Matera IGP di iscrivere il famoso Pane della città dei Sassi nella lista italiana del Patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO.

Il Pane di Matera IGP è ritenuto dai più famosi gourmet tra i migliori pani d'Italia, certamente un prodotto eccezionale, realizzato secondo il disciplinare di produzione prevede l'utilizzo di semole rimacinate di grano duro 100% lucane, di cui il 30% dell'antica e nobile varietà Senatore Cappelli, utilizzo di lievito madre naturale ottenuto dalla macerazione in acqua di frutta fresca. Tali ingredienti danno vita ad un pane dalla crosta fragrante e dalla mollica morbida e profumata e una durata di ben 7 giorni.

Il Pane di Matera

Chiunque abbia assaporato il Pane di Matera non potrà dimenticare il piacere di un gusto unico e italiano. Prodotto esclusivamente con semola rimacinata di grano duro proveniente dal territorio lucano è il frutto di una antichissima cultura e di una tradizione più che mai oggi viva e produttiva.

Il Pane di Matera è da sempre un simbolo della città. Numerose le citazioni storiche che descrivono quali peculiarità abbiano dato origine al culto di questo prodotto nella popolazione a partire dalla conservazione dei grani coltivati sulla Collina Materana e nei paese limitrofi.

Cronologia della Città di Matera di Gianfranco De Blasiis scritta nell’anno 1635 (Archivio di Stato - Matera) “Delle conserve di grani e lor perfettione, basta di dire che ne si conserva sin’ a diece, dodeci e quindeci anni, come se stesse in una cassa, e per queste conserve dè grani ci è tradizione che questa Città fusse stata granaio del populo Romano”

La storia del Pane di Matera ha un ruolo particolarmente significativo nella storia della città di cui porta il nome. Il sapore, la forma che ricorda il paesaggio della Murgia Materana, le caratteristiche organolettiche sono una sintesi degli elementi di base peculiari dell’ambiente di questo territorio, l’acqua, i grani, perfino l’aria, e infine una capacità unica degli uomini di condensarli in un prodotto che non può essere fatto altrove.

Da secoli il Pane a Matera è al centro della vita della popolazione e costituisce ancora oggi l’elemento “sacro” della tavola. E’ un bene insostituibile, il cui valore simbolico è da sempre stato espresso attraverso la ricerca e la lavorazione degli ingredienti, la forma e le tecniche utilizzate nella preparazione finale

Fino alla fine del 1950 sul pane le famiglie materane imprimevano con un timbro in legno sulla pasta da infornare il proprio marchio per riconoscerlo dopo la cottura e rimarcare i valori della fecondità, della forza, e della difesa. Il marchio intendeva trasmettere le virtù omeopatiche dei simboli stessi. Numerosi timbri del Pane di Matera sono conservati ed esposti presso il Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola a Matera.

Fonte notizia:

Consorzio Pane di Matera IGP

www.consorziopanedimatera.com