Notizie e Recensioni

Presentazione 'L'invenzione della gioia' il nuovo libro di Sandro Sangiorgi - Porthos edizioni

04/02/2011

 

 

Lunedì 7 febbraio - ore 18,30 presso la sede della ONG "Ricerca e Cooperazione" Via Savona, 13/A a Roma

Interverranno, tra gli altri: il poeta Elio Pecora, i vignaioli Beppe Rinaldi e Giovanna Morganti, il musicista Alfredo Santoloci, il filosofo Rocco Ronchi, la maestra elementare Rosella Martini, il pittore Marcello Spada, autore dei dipinti contenuti nel libro, il vicepresidente della Società dei Neurologi Ospedalieri Italiani Giuseppe Neri, il presidente di Greenpeace Ivan Novelli. Introduce: Arturo Parolini, presidente della Ong Ricerca e Cooperazione. Modera: il ricercatore Sergio Bonetti.

Seguirà una degustazione di cioccolato di Passion Cocoa, miele di Mieli Thun, aceto balsamico di Acetaia San Giacomo, olio di Leonardo Seghetti, pane di Walter D’Ambrosio e prodotti della terra di Pomarius.

Il libro si compone di diverse sezioni.

La prima – Approccio al vino – è dedicata all’assaggio, al riconoscimento e alla descrizione del vino buono ed è rivolta principalmente alle persone che hanno già scoperto una passione per il liquido odoroso.

La seconda – Le parole del vino – nasce come risultato di un’intensa e appassionata indagine linguistica; vuole proporsi come una sorta di dizionario filosofico dei termini e degli aggettivi che si possono usare per qualificare il vino, evitando sterili tecnicismi e utilizzando appieno la ricchezza lessicale della lingua italiana.

La terza parte del libro – La Dispensa – è rivolta soprattutto ai neofiti che necessitano di informazioni basilari sugli aspetti tecnico-produttivi e degustativi, che sono stati aggiornati grazie al contributo tecnico e scientifico di autorevoli rappresentanti del mondo della ricerca e della produzione vinicola.

La quarta sezione infine – Visioni e letture – è una raccolta di quadri del pittore Marcello Spada associata a una piccola e molto personale antologia di poesie o estratti di prosa.

Il libro si può acquistare  cliccando su questo link http://www.redshop.it/catalog/index

Info:

Per raggiunge la sede dell'incontro con i mezzi pubblici, partendo dalla Stazione Termini:con la metro A: le fermate San Giovanni e Re Di Roma sono più o meno equidistanti; con gli autobus: 105 (direzione Stazione Grotte Celoni) oppure 105L (direzione Tor De Schiavi/Camelie) per 6 fermate fino a Casilina/Gallarate, poi a piedi per circa 400 metri.

L'invenzione della gioia - una nota dell'autore

Se per me scrivere fosse solo un lavoro, questo libro sarebbe finito da un pezzo. E chissà quante altre cose avrei potuto fare. Ad ogni modo, sono qui. Mentre scrivo queste righe introduttive manca poco più di un mese alla consegna in tipografia. L’ennesima scadenza di una serie cominciata nel 2005.

In questi anni mi sono sentito in tanti modi. In colpa, deciso a smettere, depresso per l’incapacità, ansioso per l’impegno finanziario che il libro comporta e per il tempo rubato ad altre attività, inebriato dai numerosi slanci che hanno contraddistinto questi anni, fuochi fatui, ondate dalla spuma bella e altrettanto inconsistente. Mai avuto un giorno normale. Diviso tra l’illusione di potere e la disperazione del non riuscire. Mi dicevo che il passato non contava, che ogni mattina era necessario ripartire da zero, una massima tanto diffusa quanto poco ascoltata, almeno da me.

Eppure, a un certo punto ho cominciato a capire il mio privilegio: l’amore per quello che faccio. Parlo alle persone e le ascolto – volevo essere un maestro elementare – racconto e condivido un argomento meraviglioso, positivo e ricco di spunti. Dunque mi sono accorto della bellezza che mi circonda. L’avevo vista e devo averne goduto, ma non l’avevo mai riconosciuta. Nonostante l’inestimabile scoperta abbia portato giovamento a molte parti della mia vita, la scrittura è rimasta un inesorabile tormento. Allora, perché continuare? Insegnare solo attraverso la parola non basta. Scrivere costringe a uno sforzo di ricerca e di sintesi che qualifica la lezione più leggera. Non si tratta solo di preparare gli appunti di una conferenza: per me pubblicare è misurarsi con l’universo che mi circonda, al punto che vocali e consonanti appena stampate mi appaiono improvvisamente piccolissime, e le pagine così sottili, e tutto annega nel mare di nuovi volumi presentati ogni giorno. Tuttavia continuo e sento, come tanti, che non c’è alternativa: meglio soffrire che cedere alla sconfitta.

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