In giro per ristoranti

Ristorante Le Busche di Montecarotto (An) di Andrea Angeletti

04/04/2011

 

 

 

Le busche, nello slang del luogo, non sono altro che le stoppie rimaste dopo la mietitura. Ed è la presenza di campi coltivati a grano ad aver dato il nome ad una contrada di Montecarotto dove Andrea e Fabiana hanno aperto il loro ristorante. La costruzione è una solida casa è di campagna sulla sommità di una collina, dal look d’antan, con una vista imperdibile su borghi, boschi, vigneti e scaglie di mare. Questa è la zona del mitico Verdicchio e, per lo stretto rapporto con i migliori vignaioli locali e l’incessante opera dei proprietari, Le Busche si può fregiare a buona ragione del titolo di Ambasciatore del Verdicchio dei Castelli di Jesi. .

La cucina:

Quella di Andrea è una cucina giovane senza esasperazioni né esagerazioni dove la modernità convive con il recupero delle tradizioni del territorio. I segreti? Semplici e naturali: pochi e ottimi condimenti, attenta scelta delle materie prime, cotture brevi, erbe aromatiche dell’orto di casa. Le preparazioni sono tendenzialmente “di mare” ma non mancano quelle più terragne: il pesce è quello fresco, appena pescato, scelto personalmente da Andrea, e, a fargli compagnia, sono ortaggi e verdure locali. Ma la carta propone anche un menu di carne a base soprattutto di piccola selvaggina, animali da cortile, agnello.  Le paste sono rigorosamente tirate a mano, condite spesso con sughi “classici” ma interpretati con fantasia (come il ragù di canocchie con pan grattato o il pesto con salsa di calamari). Molto particolare è la selezione di formaggi con proposte che cercano di rappresentare la varietà delle regioni italiane. Quasi superfluo aggiungere che Andrea si può fregiare (da alcuni anni) della prestigiosa Stella Michelin assegnatagli dai severi critici della Guide Rouge

Il territorio:

Tra mare e Appennino. Tra distese verdi di dolci colline e i primi contrafforti delle montagne: è qui che passa la “via del Verdicchio”, a pieno titolo il terzo grande vino italiano. Il vitigno, infatti, è coltivato, da secoli, proprio qui, sulle colline che costeggiano il fiume Esino, da Fabriano ad Ancona: una zona suggestiva, questa, ricca di storia e monumenti, come quei Castelli di Jesi da cui prende nome una delle due varietà del vino. Numerosi gli antichi borghi che si contendono il primato di “petite capitale” del Verdicchio e ambiscono ad essere il cuore della migliore produzione. Tra questi, Montecarotto, adagiato su una collina e circondato da un mare verde e prezioso di vigne. Ma oltre al vino, in zona c’è altro. Si parte (noblesse oblige!) dal  prezioso tartufo di Acqualagna, l’unico terroir del BelPaese che possiede tutti i tipi di tartufo fresco tutto l’anno, dal raro Tuber Magnatum Pico (più conosciuto come tartufo bianco) al profumatissimo Tuber melanosporum (il “nero” pregiato”), dal bianchetto (o “marzuolo”) fino al nero estivo (lo “scorzone”). Poi, l’autunno è la stagione dei funghi porcini che nascono nei boschi dei dintorni e dell’olio nuovo, quello extravergine di oliva spremuto da olive di cultivar Leccino, Frantoio e altre varietà locali. E nei prodotti lavorati, ecco il ciauscolo (un salame saporito e morbido da spalmare su fette di pane casereccio) e poi pecorini dal gusto delicato o intensi ma anche mozzarelle di bufala (in zona è ospitato il primo caseificio della regione specializzato in questa produzione).  

Info:

Ristorante Le Busche   

via Busche 2, Montecarotto (An)

Tel. 0731.89172

www.lebusche.net  

E-mail info@lebusche.net

Chiuso domenica sera e lunedì

Andrea Angeletti, è membro dell’Associazione

CHIC Charming Italian Chef

www.charmingitalianchef.com