Parliamo di vino

Custoza Superiore DOC 2009 Cą del Magro dell’Azienda Agricola Monte del Frą (VR)

di Bernardo Pasquali

22/09/2011

 

Dopo la riconferma dei Tre Bicchieri al Custoza Superiore DOC 2009 Cà del Magro nella guida Gambero Rosso edizione 2012, vale la pena presentare questo fiore all'occhiello della produzione della famiglia Bonomo.

Marica Bonomo lo considera da sempre il suo "bambino" e nutre per questo vino una considerazione particolare. In effetti negli ultimi anni si è imposto nel panorama dei vini bianchi veneti come uno degli emergenti.

"Sono felice di questo secondo Tre Bicchieri al Cà del Magro perché da valore ad un territorio che, pur avendo una lunga storia enologica, negli ultimi anni non è riuscito ad esprimere tutto il suo valore. Custoza e le sue uve bianche hanno oggi, più che mai, la possibilità di offrire vini contemporanei che il consumatore cerca, dotati di buona aromaticità olfattiva e di freschezza che li rendono piacevoli e accattivanti. E' quello che abbiamo cercato da sempre nel Cà del Magro. Per noi è un grande ambasciatore di uno stile di Custoza che non lascia nulla alla banalità ma anzi ricerca la purezza di un territorio morenico che vive della forza delle argille e dei calcari ma anche delle ventilazioni e delle temperature ottimali mediate dal Lago di Garda".

Cà del Magro è un vecchio vigneto di 40 anni che si trova sulle colline moreniche di Custoza. Da lì provengono tutte le uve che compongono il blend tipico di questo tradizionale vino veronese: 40% Garganega, 20% Trebbiano toscano, 5% Tocai friulano, 10% Cortese, 10% Riesling italico - Malvasia - Chardonnay, 15% Incrocio Manzoni. Da notare la presenza importante di quest'ultimo vitigno nato dal professor Manzoni di Conegliano che caratterizza in maniera significativa i Custoza della famiglia Bonomo e li differenzia stilisticamente dagli altri della denominazione.

Le uve sono raccolte da impianti per lo più a guyot su cloni storici e una parte della Garganega dalle vecchie pergole che raccontano la storia della cantina Monte del Frà. La pressatura delle uve è soffice e il tutto si svolge in criomacerazione. Successivamente una parte segue la fermentazione in acciaio a temperatura controllata e una parte piccola 4 - 5% viene passata in piccole botti di rovere francese con stazionamento sur lie. Questo tipo di vinificazione intende preservare al massimo tutti i profumi di queste uve così ricche di precursori aromatici già nell'acino. In più si vuole valorizzare la ricchezza di un patrimonio storico di vigne vecchie attraverso l'elevazione in barriques. Ed ecco dunque emergere una bella complessità olfattiva che si allarga su sensazioni fruttate di drupa gialla, albicocca, susina, pesca noce e nuances esotiche di passion fruit e mango. Piacevole la sensazione agrumata ancora citrina che poi con l'affinamento in bottiglia evolve su sensazioni di cedro e bergamotto. Floreale con sensazioni di giglio e biancospino che evolvono con il tempo su nuances di rosa gialla appassita intrigante. La salvia e il rosmarino emergono delicate. La mineralità lascia emergere la purezza dei profumi e si estende in evoluzioni grafitiche con lo stazionamento in bottiglia. Al palato è ricco, ampio e persistente. Decisamente sapido con una nota fruttata dominante e un finale di croccante di mandorle. La freschezza e la piacevolezza sono la caratteristica sostanziale che caratterizza il Cà del Magro e la sua complessità lo elevano ad uno dei bianchi italiani tra i più moderni nella sua interpretazione rigorosa del triangolo di qualità terra, frutto, uomo.

Gli abbinamenti sono molteplici in quanto oltre a freschezza c'è carattere e complessità. ideale per la cucina da pesce anche la più elaborata. Sicuramente emozionante con crostacei e in particolare gamberi rossi siciliani crudi. Per la sua sapidità e leggera morbidezza accompagna egregiamente ostriche ed altri mitili di mare. Ottimo anche su salumi della tradizione veneta come soppressa all'aglio e prosciutti crudi sapidi e affumicati friulani di Sauris e San Daniele. Sostiene egregiamente primi piatti a base di carni bianche e tagliate di carne Charollaise leggermente insaporite con erbette aromatiche.

 

 

Il premio al Cà del Magro viene dopo altri tre prestigiosi riconoscimenti. La Guida Vini Buoni d'Italia del Touring ha premiato l'Amarone Classico della Valpolicella Scarnocchio 2006 con la Corona, il massimo riconoscimento che proviene da una rigorosa selezione seguita dai curatori Mario Busso e Luigi Cremona.

 

La rivista americana Wine Spectator lo scorso giugno ha pubblicato i punteggi ottenuti dalla Valpolicella Tenuta Lena di Mezzo con ottima performance soprattutto del Classico Superiore. Un importante risultato anche per il valore che la rivista possiede sui feedback nei mercati internazionali e soprattutto statunitense. Ecco i punteggi ottenuti:

 

 

 Valpolicella Classico Superiore 2008

 Tenuta Lena di Mezzo 92 punti

 

 

 

 

 

 

Valpolicella Classico Superiore Ripasso 2008

Tenuta Lena di Mezzo 91 punti

 

 

 

 

 

Infine l'ottima recensione scritta dalla prestigiosa rivista internazionale americana Wine Enthusiast che ha confermato tutto il valore dei prodotti della Valpolicella Tenuta Lena di Mezzo della famiglia Bonomo. Ecco i punteggi assegnati ai vari vini posti in degustazione:

 

 

Amarone della Valpolicella Classico Scarnocchio 2006

Tenuta Lena di Mezzo   punti 90

 

 

 

 

Amarone della Valpolicella Classico 2007

Tenuta Lena di Mezzo punti 89

 

 

 

 

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