Donne in vigna

Donna in vigna, Lucia Letrari dell'Azienda Agricola Letrari Rovereto (Tn)

di Rosaria Benedetti

31/10/2011

Dal libro Donne in vigna, a cura di Mario Busso e Angelo Concas "Edizione Vinibuoni d’Italia Biblioteca”. 

Donna in vigna, Lucia Letrari: La  frontiera al femminile del Metodo classico.

Racconto di Rosaria Benedetti

Che l’azienda Letrari abbia un futuro tutto al femminile si evince chiaramente osservando la foto di famiglia, una famiglia che ha saputo nutrire le sue radici, profondissime nella storia del vino trentino.

Sicura di sé, concreta e assolutamente schietta, Lucia ha ereditato dal padre Leonello una passione profondissima per questa azienda che nasce ufficialmente nel 1976 e nella quale lei ha un ruolo di grande responsabilità.

... Sono molto attenta a non gettare l’esperienza del passato; papà è sempre presente ed è con lui che ci troviamo di fronte a tavolate di bicchieri per scegliere la cuvée più emozionante, il dosaggio più intrigante, l’interpretazione più autentica del territorio.

Ma quali sono i vini che vengono per così dire dal passato, dalla tradizione della famiglia Letrari?

I bordolesi sono naturalmente i prodotti che abbiamo nel cuore – soggiunge Lucia - perché hanno tracciato un solco nella storia della nostra produzione essendo stato mio padre Leonello a produrre la prima cuvée bordolese italiana nel 1961, ma ci sono vini più semplici e rustici ai quali siamo indissolubilmente legati e che ancor oggi sono autentici simboli del territorio: uno per tutti l’Enantio che ci ricorda ogni giorno l’angolo di terra tra le province di Verona e Trento nella quale la nostra famiglia è nata; conserviamo infatti ancora molti vigneti nella zona di Borghetto all’Adige. Lì per chi coltiva la terra non c’erano confini né tra due popoli durante la prima guerra mondiale, né ora tra le due province. Un altro, il Marzemino, ci lega alla zona più centrale della Vallagarina.

È proprio con il Marzemino che Lucia ha cominciato le sue prime esperienze in azienda.

Conclusi gli studi all’Istituto Agrario di San Michele, sono arrivata in cantina con un’idea ben precisa: diversificare la produzione di questo vino differenziando nei vigneti: è così che è nato il primo “Marzemino Selezione”, da un “uvaggio” di uve di Marzemino, le migliori, provenienti da vigneti diversi. I risultati in bottiglia mi hanno dato ragione e in molti poi mi hanno seguita su questa strada.

La continua ricerca di Lucia si è poi riversata su altri prodotti più “personali”, quelli relativamente più nuovi, che oggi garantiscono all’azienda Letrari un futuro brillante nell’ambito degli Spumanti Metodo Classico.

Io tengo tantissimo alla sperimentazione di assemblaggi nuovi, non sono legata a un ordine sempre uguale delle cose. I momenti più belli e divertenti per me durante la produzione dei miei spumanti sono proprio i tempi degli assemblaggi, della creazione delle cuvée, delle prove di dosaggio allorquando devo combinare tra loro elementi che esprimono delle diversità per dare vita a un unicum armonico e gradevole. Il resto è protocollo, è pratica di cantina. Gli standard di produzione del Metodo Classico sono legati a un disciplinare e a un lavoro di cantina che si ripetono, mentre le stagioni dell’uva e della vendemmia non sono mai uguali. La ricerca della cuvée migliore non parte mai dalla stessa materia prima e questo è decisamente intrigante per me: mantenere costante il livello qualitativo dei miei prodotti pur lasciando trapelare le piccole differenze legate all’annata. In questo modo il consumatore generico ritrova di anno in anno la costante della mano produttrice, ma al contempo, l’appassionato, l’addetto ai lavori, il degustatore, coglierà i tratti diversificanti di ogni millesimo.

Questo grande amore per le bollicine di alta classe e questa sapienza nel produrle non può essere frutto d'improvvisazioni. Le bollicine di Lucia Letrari costituiscono una linea di prodotti decisamente moderni e fanno parte della sua affermata esperienza di enologa.

… le mie bollicine non sono il guizzo di un momento, sono parte della mia storia di enologo. Se pensiamo che le grandi Riserve vengano “immaginate” e create nella loro, prima forma, quella della cuvée di base, decenni prima della loro commercializzazione! Per andare avanti sui miei obiettivi devo continuare anche nella direzione della ricerca e della sperimentazione nel vigneto, per migliorare la qualità delle uve da base spumante, devo avere consapevolezza di ciò che può dare il mio territorio, devo riconoscervi le zone più vocate, devo intuire, dove va il mercato e collocarvi prodotti diversificati. Tutto è progetto e non si fanno prodotti di qualità dall’oggi al domani. E poi bisogna conoscere se stessi e le proprie radici: io sono molto legata al concetto di famiglia e ritrovo in me il solco profondo di questo legame, un immaginario perlage persistentissimo che parte dalla grande esperienza di mio padre con il famoso Equipe 5, un metodo classico degli anni ‘80, che in una notte di neve, non avevo ancora tre anni, ho “degustato” all’insaputa di tutti, vuotando i calici lasciati incustoditi.

 

 

Azienda Agricola Letrari

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