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CHI L’HA DETTO CHE I BIANCHI NON SONO LONGEVI? PREMIATO A MILANO IL FRIULANO RONC DI ZORZ LIVON

11/05/2012

Negli sfarzosi saloni dell'Hotel Principe di Savoia di Milano, mercoledì 9 maggio si è dimostrato un'altra volta il contrario nell'ambito dell'evento “Friulano & friends 2012 - Il Friulano migliora invecchiando... non solo il vino”.

Scopo della manifestazione promossa dall'ERSA era - come si desume dal titolo - quello di premiare i migliori vini bianchi friulani non solo per quanto riguarda la qualità, ma anche per la loro capacità di invecchiare guadagnando addirittura carattere.

Le sezioni in gara erano tre:

- i vini bianchi (anche uvaggi/blend) del secolo scorso (precedenti la vendemmia del 2000);

- i vini bianchi (anche uvaggi/blend) dalla vendemmia 2000 alla vendemmia 2006;

- i Tocai (oggi Friulano) dalla vendemmia 2000 alla vendemmia 2006.

 

La selezione è stata durissima. Tra i novanta vini partecipanti alla prima serata, tenutasi in Friuli, sono stati scelti 19 finalisti che hanno poi partecipato all'evento finale di oggi a Milano.

La commissione giudicante era composta da esperti indiscussi: due membri indicati da AIS FVG, due membri indicati da Assoenologi FVG, due membri indicati da ONAV FVG e da un giornalista di settore.

Nella sala gremita di operatori della carta stampata e del settore sono stati così premiati i migliori vini per ciascuna delle tre categorie, e il Friulano Ronc di Zorz Livon, annata 2002, è stato proclamato il migliore della sua categoria.

I vigneti da cui si produce questo vino hanno come dimora ideale la collina di Ruttars, uno dei terreni che producono i migliori vini del Collio per la qualità della terra, per l’eccellente irraggiamento solare e per la giusta altitudine e posizione, con le brezze marine che addolciscono i venti del nord.

Una terra fortunata splendida da visitare, che non ha nulla da invidiare ai più emozionanti scenari toscani. Lo sguardo spazia da un lato fino all’estremo lembo della pianura friulana, dall’altro sulle verdi vallate del Collio fino alla cornice dei monti lontani.

La vendemmia viene fatta rigorosamente a mano in cassette, cui segue una la fermentazione per il 100% in acciaio. Terminata la fermentazione, il prodotto così ottenuto rimane a maturare negli stessi contenitori per otto mesi. Segue poi un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia prima che il vino sia pronto per iniziare ad essere apprezzato.

Diciamo “iniziare” ad essere apprezzato perché, come si è visto anche a Milano, un bianco come il Ronc di Zorz invecchiando diventa ancora più interessante.