Notizie e Recensioni

Noi ci saremo!

di Umberto Faedi

21/11/2012

 

Questo è il messaggio guida che lanciano le aziende aderenti a Confcooperative in occasione della presentazione annuale dei dati economici rilevati ed elaborati dalla centrale cooperativa. Parafrasando un disco dei Nomadi che portava lo stesso titolo il presidente Maurizio Gardini ha voluto sottolineare lo spirito che anima il mondo cooperativo dell’Emilia Romagna dopo il terribile sisma del 20 Maggio e non a caso la presentazione dei dati è avvenuta a sei mesi esatti di distanza dal tragico evento per sottolineare la vicinanza concreta alle imprese che hanno subito danni più o meno gravi tramite i fidi e i fondi di solidarietà cooperativa. Cooperazione significa appunto aiutarsi l’un l’altro e creare opportunità di lavoro partendo dai prodotti tipici della regione per quanto riguarda il settore agroalimentare e consolidare le aziende esistenti, oltre che crearne di nuove ed aiutare quelle in difficoltà. Incrociando i dati e monitorando le imprese i numeri sono in controtendenza con l’andamento generale con un 2,4% di crescita complessiva. Anche per quelle aziende che agiscono nel comparto della pesca, dell’agroalimentare e che hanno internazionalizzato le loro produzioni si registra un incremento in termini di occupazione. Questi sono i settori più sani ed i dati sono davvero confortanti. La cooperazione con il suo 8% di quota di PIL dimostra di esser un ottimo modello a livello nazionale. La tendenza all’estero è quella di veder crescere le cooperative più strutturate e potenti ed a questo tendono le centrali cooperative nostrane. La piccola dimensione paga solo se è rivolta a duna nicchia dove si ha praticamente il monopolio. I nuovi mercati per le grandi cooperative sono Cina, Corea e Giappone, l’India per il momento non è ancora pronta dal punto di vista logistico. L’Australia è un mercato interessante ma con un numero di potenziali clienti limitato e nuove frontiere sono anche l’area mediterranea dell’Africa ed il Nord e Sud America con prevalenza del Sud America rispetto agli Stati Uniti e al Canada.