Notizie e Recensioni

Il Cantico del Kurni

di Maurizio Valeriani e Stefano Ronconi

13/02/2013

Questa è la cronaca di un incontro con due produttori marchigiani, un bianchista e un rossista, per i più legati alle etichette(!), grandi appassionati con storie diverse ma uniti dal rispetto del territorio, delle tradizioni e dalla ricerca della qualità: Marco Casolanetti e Leopardo Felici.

L’occasione è stata la cena degustazione organizzata presso il ristorante Osteria dell’Orologio del giovane chef Marco Claroni in cui le aziende Andrea Felici di Apiro (rappresentata appunto da Leopardo Felici) e l’azienda Oasi degli Angeli con i titolari Marco ed Eleonora Casolanetti hanno portato una significativa rappresentanza della loro produzione: due annate in magnum del Verdicchio Andrea Felici e tre annate sempre in magnum del Verdicchio Cantico della Figura per il primo, tre annate del Montepulciano Kurni e l’ultima annata del Bordò Kupra per i secondi.

Entrambi rappresentanti della nouvelle vague marchigiana, pur interpreti di vitigni e zone diverse, sono uniti dalla ricerca spasmodica della qualità, dalla attenzione a valorizzare il patrimonio di esperienza e di biodiversità presente nei rispettivi territori. Nel caso di Leopardo Felici tutto nasce dalla vigna di famiglia che diventa il patrimonio da valorizzare attraverso l’imbottigliamento e la creazione del cru aziendale, appunto il Cantico della Figura che in pochi anni, il primo anno in bottiglia è la l2007, si segnala fra i migliori Verdicchio della denominazione Castelli di Jesi.

Nel caso di Oasi degli Angeli la critica e anche gli appassionati hanno definitivamente inserito il Kurni fra i cult wine italiani: sin dalla prima annata 1998 questo Montepulciano in purezza da vecchie vigne ha suscitato interesse e discussioni, anche per il prezzo non proprio popolare.

Veniamo ora alla cronaca della degustazione fatta in anteprima alla presenza dei produttori e con la collaborazione palatale di Antonio Paolini.

Verdicchio Castelli di Jesi – Andrea Felici 2011

Questo è il Verdicchio prodotto con le vigne più giovani, la versione annata che però non disdegna un invecchiamento di alcuni anni. 

Naso già espressivo con fiori bianchi e anice, minerale e sapido in bocca, quasi tagliente e finale agrumato. 84/100

Verdicchio Castelli di Jesi – Andrea Felici 2010

Annata più equilibrata, vino più caldo e accogliente, nocciola e fiori gialli, in bocca pronto e con profilo più rotondo. 82/100

Verdicchio Castelli di Jesi – Cantico della Figura 2007

Il Cantico, come accennato, è il vino da Vigna vecchia dell’azienda Felici, il patrimonio storico che Leopardo ha messo a frutto e che esce a tre anni dalla vendemmia con un potenziale di invecchiamento di oltre dieci anni.

Il 2007 è la prima vendemmia imbottigliata, frutto di un’annata calda, oggi è in uno stato di grazia: frutta gialla matura, frutta secca, in bocca è sapido e minerale con sfumature di origano, ricco e ampio. 87/100

Verdicchio Castelli di Jesi – Cantico della Figura 2008

Al confronto il 2008, pur ben fatto, sconta l’annata meno felice, note di fieno tagliato, anice e minerale, in bocca più verticale con una bella dose di freschezza e mineralità si impone di meno ma recupera in bevibilità. 83/100

Verdicchio Castelli di Jesi – Cantico della Figura 2009

Il vero prospetto tra i Verdicchi: la ricchezza del 2007, ancora acerba ma ben percepibile, con un naso ampio di fiori e mineralità, in bocca è ricco e ampio seppur si avverta ancora l’estrema gioventù, pai importante e finale equilibrato. 90/100

IGT Marche – Kupra 2010

Il Kupra è una vera chicca rappresentando la prima etichetta prodotta nelle Marche con il vitigno Grenache o Cannonau che localmente è detto Bordò.

Il Vino già all’aspetto si presenta in modo affascinante con un rubino trasparente e luminosissimo, al naso si apre in un ventaglio di fiori rossi, incenso e minerale, in bocca è fresco e gustoso, complesso ed equilibrato, fa venire voglia a ogni sorso di riassaggiarlo, chiude con note di rabarbaro e di arancia amara. 94/100

IGT Marche Kurni 2008

Il Kurni è un Montepulciano in purezza, allevato con cura maniacale e con rese bassissime.

Il 2008 è quello che stupisce subito con un naso esplosivo, intenso e ampio, si percepiscono note ematiche, di frutto rosso, di minerale ferroso e di sottobosco, in bocca è ricco e polposo, equilibrato anche con un piccolo residuo zuccherino che non disturba affatto. 88/100

IGT Marche Kurni 2009

Naso appena più reticente, si concede con meno facilità, con note floreali e di frutti rossi, in bocca qualche nota dolce di frutto maturo e di tannino non perfettamente assorbito, sembra ancora in una fase di assestamento, ricco di materia e con qualche residuo zuccherino in evidenza. 85/100

IGT Marche Kurni 2010

Vino scalpitante già alla prima annusata, con note di frutta croccante, erbe aromatiche e minerale, in bocca conferma la grande materia e vivacità, polposo e giovanissimo, lungo e ricco di freschezza sembra avere un potenziale ancora migliore del 2008. 91/100