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Confermato dal ministro Catania lo slittamento della nuova Pac. Ribadito dal ministro il ruolo essenziale dei giornalisti specializzati in un’agricoltura che l’Italia deve riconsiderare nella sua entità primaria

di UNAGA

16/03/2013

Il negoziato per il rinnovo della Pac si sta avviando alla fase conclusiva. Rivendico la correttezza di un trasferimento di budget dagli aiuti diretti ai fondi per lo sviluppo rurale”.

Lo ha affermato il ministro per le Politiche agricole, Mario Catania, intervenendo al Consiglio nazionale Unaga (Unione nazionale della stampa agroalimentare e ambientale, gruppo di specializzazione Fnsi), a Roma, presso la sede del Mipaaf.

Il ministro ha infatti illustrato ai giornalisti della stampa specializzata le principali modifiche in discussione a Bruxelles, sottolineando il ruolo attivo svolto dall'Italia nella discussione e nella formulazione di proposte atte a rendere più efficaci le linee strategiche che caratterizzeranno l'agricoltura europea (PAC) fino al 2020.

"La politica di aiuti diretti - ha affermato il Ministro - considerati i costi che essa impone, non reggerà più, e dobbiamo imparare a usare bene la leva dello sviluppo rurale".

Il Ministero ha svolto un ruolo fondamentale nella formulazione delle proposte in discussione a Bruxelles presso i principali tavoli agricoli, che sono la determinazione degli aiuti al settore, lo sviluppo rurale, e la complessa questione del 'greening', sull'alternanza delle colture, che esclude le piccole aziende (fino a 10 ettari).

"Stiamo definendo anche altri aspetti importanti della nuova Pac – ha aggiunto Catania - dallo sviluppo rurale alla figura dell'agricoltore attivo". "Ritengo – ha soggiunto - che possiamo affrontare serenamente la fase di negoziato a Bruxelles, consapevoli che la parte più difficile potrebbe arrivare con l'applicazione della nuova Pac in sede nazionale, quando l'Italia dovrà applicare con il necessario buon senso le misure facoltative contenute nella Politica agricola comunitaria". Per quanto riguarda i tempi di approvazione della nuova PAC, il ministro Catania ha confermato il probabile slittamento di un anno.

Il titolare del dicastero delle Politiche agricole ha sottolineato il ruolo strategico della stampa specializzata per l'informazione in un settore che torna al centro della scena economica e sociale. "Dobbiamo avviare” - ha dichiarato - percorsi di rilancio, che partano dall'agricoltura e dal suo ruolo nel nuovo modello di sviluppo del nostro Paese; tali percorsi potranno toccare in modo positivo la vostra professione, la cui importanza è nevralgica per la tenuta della democrazia in Italia”.

Ai lavori del Consiglio nazionale sono intervenuti il Presidente della FNSI, Giovanni Rossi, e il Segretario Franco Siddi, sottolineando lo stato di crisi dell'editoria. "E la drammatica fase di transizione" - come ha affermato Siddi - che colpisce l'intero sistema giornalistico italiano, e che il sindacato intende comunque affrontare senza arretrare rispetto ai principi".

"Il ruolo dell'Unaga - ha affermato Rossi - è estremamente positivo, e costituisce un esempio per altri gruppi di specializzazione: è uno dei punti di eccellenza per il suo ruolo di aggregazione tra colleghi attorno a una specificità professionale".

Il presidente Unaga, Mimmo Vita, ha espresso soddisfazione per l'intervento del ministro Catania e per il riconoscimento del suo Dicastero al ruolo della stampa specializzata, concretizzato nella concessione dello spazio più prestigioso del ministero, la Sala Cavour, al Consiglio nazionale del gruppo di specializzazione Fnsi.

"I temi sollevati dal ministro Catania - ha affermato Vita - saranno determinanti per il futuro dell'agricoltura italiana ed europea; come stampa specializzata, ci impegniamo a fare rete con le istituzioni e le associazioni attive nel settore, affinché si possa riflettere sulle questioni agricoltura/ambiente, e agricoltura/turismo rurale, che sono determinanti per il futuro del settore primario e per la sopravvivenza delle aziende agricole italiane".

Il Consiglio nazionale ha confermato lo svolgimento del Congresso nazionale elettivo a Bari nel prossimo autunno, e l'impegno a ospitare gli stati generali dei giornalisti agroalimentari di tutto il mondo in Italia, in occasione di Expo 2015 e rilanciato la mozione prospettata dall’ARGA Friuli Venezia Giulia per la creazione di un Tavolo nazionale sul ruolo e sulla tutela dei giornalisti della pubblica amministrazione.