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Il Sottosegretario ai Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni afferma: “In Italia si mangia male”. Lo chef Massimo Alajmo e gli chef ristoratori dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo non accettano le sue infelici parole.

23/05/2013

Il Sottosegretario ai Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni

 

 

Sta facendo molto discutere l'affermazione poco felice del sottosegretario ai beni culturali Ilaria Borletti Buitoni: "In Italia si è smesso da tempo di mangiare bene, purtroppo. Siamo corsi dietro alle mode, ai francesi, allontanandoci dalla nostra idea di cucina".

Queste parole sono suonate molto male a tutti gli chef che hanno dedicato anni di vita e di alta professionalità per far conoscere al mondo le loro specialità, dando tanto lustro all’Italia.

Tra i primi a non accettare l’infelice giudizio è stato Massimo Alajmo, uno dei più apprezzati chef italiani, che ha chiesto al Presidente del Consiglio Enrico Letta con una specie di lettera aperta di intervenire:

“Leggo incredulo la dichiarazione fatta dal Sottosegretario ai Beni Culturali Ilaria Carla Anna Borletti Dell’Acqua in Buitoni. Tale dichiarazione fatta da chi ci dovrebbe rappresentare è la dimostrazione che sia la persona sbagliata nel posto sbagliato. La cultura è il bene più prezioso del nostro Paese, e la cucina italiana ne è parte oltre ad essere una delle motivazioni principali per la scelta di un viaggio in Italia. Il turismo in Italia è la risorsa principale del Paese, l’unica che se ben supportata può creare posti di lavoro perché non automatizzabile e non industrializzabile”

Ha subito fatto seguito la nota dei ristoratori dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo in merito alle dichiarazioni del sottosegretario Borletti Buitoni.

Abbiamo già abbastanza problemi in Italia, per dedicare fiumi di parole a un’infelice uscita di un sottosegretario.

La Signora Ilaria Borletti Buitoni (sottosegretario al Dicastero dedicato a Turismo e Cultura) è stata certamente un po’ improvvida nella sua intervista su Panorama. Le sue opinioni così drastiche non sono condivisibili, anche se espresse a titolo personale, e sono condannabili senza appello nel suo ruolo.

Generalizzare è sempre un errore. In Italia, nella stragrande maggioranza dei casi, si mangia bene. Spesso si mangia benissimo e qualche volta (può capitare) così così. Hanno ragione i nostri “stellati” a reagire e sentirsi offesi. Come offesi sono i tanti ottimi, preparati, seri e rigorosi professionisti che, senza riconoscimenti, da anni si adoperano per valorizzare e promuovere instancabilmente l’eccellenza della cultura gastronomica plurale delle nostre regioni.

L’accusa, poi, di sudditanza “alle mode francesi” è in ritardo di qualche decina di anni. Ci risulta anzi che molti chef francesi tendano a recuperare una cucina mediterranea , che è fondamentalmente nostra, e tutto il mondo se ne è accorto. La sottosegretaria Buitoni (Turismo e Cultura, lo ripetiamo) evidentemente no.

Non facciamola lunga e non alziamo polveroni. Anche in questo, spesso, siamo maestri.

Ma invitiamo la sig.ra Buitoni a documentarsi e magari (la sappiamo persona capace e determinata) a fare qualcosa per sostenere e valorizzare la buona qualità della ristorazione molto diffusa e magari anche a controllare e penalizzare coloro che non sono all’altezza e, sostanzialmente, imbrogliano.

Ci fa piacere che salvi , nel mare magnum della mediocrità, il “Tosco Romagnolo” di Bagno di Romagna: Paolo Teverini, Socio dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo da più di trent’anni, se lo merita ampiamente, ma gli altri sono stufi di giudizi sommari impreparati e immotivati.