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LAGHIDIVINI (14-16 giugno): FOCUS SULLA STRADA DEL VINO E DEI PRODOTTI TIPICI DELLE TERRE ETRUSCO ROMANE

di Sandra Ianni

09/06/2013

Il territorio compreso lungo il tratto di costa che va da Anzio a Civitavecchia, e più ad est verso i laghi di Bracciano e Martignano, fino ad includere lo scenario affascinante e selvaggio dei Monti della Tolfa, custodisce una ricchezza agricola inestimabile, i cui terreni furono definiti, in documenti del XV e XVI secolo “le perle della Campagna Romana”. Tutti questi luoghi continuano ancora oggi ad essere vocati all’agricoltura, contribuendo a creare un vero e proprio patrimonio enogastronomico, in cui prodotti ortofrutticoli, ittici e caseari si accompagnano a buoni vini. La Strada del Vino e dei Prodotti Tipici delle Terre Etrusco Romane ha proprio lo scopo di promuovere queste ricchezze alimentari di qualità, le aziende legate alla produzione e tutte le attività dell’ambito alberghiero, della ristorazione e dei servizi legati alla zona costiera, valorizzando anche l’incantevole contesto territoriale e le sue perle storiche. Il territorio della Strada che comprende il litorale a nord di Roma fino ad entrare nel cuore della terra degli Etruschi, è attraversato dalla moderna via Aurelia, che corrisponde in gran parte al tracciato dell’antica strada consolare romana. E’ un territorio disseminato di suggestivi e preziosi reperti archeologi preistorici, etruschi e romani, che abbraccia un paesaggio naturale ricchissimo e quanto mai vario. Nella campagna aspra e suggestiva dell’entroterra sono custodite le affascinanti necropoli di Cerveteri, mentre lungo il mare si susseguono centri balneari, alcuni dei quali eredi degli antichi porti fortificati etruschi (Santa Severa, Santa Marinella), ed oggi il principale porto della provincia di Roma: Civitavecchia. Attraversata la zona collinare della Maremma laziale con i suoi pascoli e i butteri, raggiungiamo i Monti della Tolfa, antichissimi coni vulcanici oggi ammantati di boschi e radure che, in tarda primavera, esplodono ginestre e asfodeli. L’acqua è l’elemento dominante di questo territorio, che si sviluppa da Fiumicino lungo tutto il litorale a nord di Roma. La costa prevalentemente bassa e sabbiosa, lambita dal Mar Tirreno riserva al turista tante reminiscenze storiche, panorami mozzafiato e belle spiagge meta del turismo balneare della capitale. Più all’interno poi i laghi di Bracciano e Martignano stupiscono per il paesaggio inatteso in cui protagonista è la natura. Il prezioso ambiente naturale e storico che caratterizza il lago di Bracciano ed il vicino, piccolo ma affascinante lago di Martignano, è oggi protetto nel contesto del Parco dei laghi di Bracciano e Martignano, originati dalle profonde depressioni dovute all’attività di un complesso sistema di vulcani.

La vegetazione in prossimità delle acque è caratterizzata dai tipici canneti, dove trovano riparo varie specie i volatili, tra cui colonie di anatre selvatiche. Riserva idrica di Roma fin dall’antichità, il lago di Bracciano, noto ai Romani come Sabatinus lacus, ricorda con la sua forma circolare l’origine vulcanica dell’intera area. I Monti Sabatini che lo circondano disegnano una corona ondeggiante: la natura dei dintorni è rigogliosa ed il paesaggio, suggestivo e quieto, invita ada atmosfere rilassanti. Nei Monti Sabatini si estendono boschi di querce, castagni, alternati ad uliveti, zone coltivate e pascoli. Ospitano il raro gatto selvatico, castori, faine e nutrie e offrono la possibilità di effettuare meravigliose escursioni. Passeggiate ed escursioni naturalistiche a piedi e in bicicletta per famiglie si svolgono nel Parco di Bracciano e Martignano e nel monumento naturale della Caldara di Manziana, che ospita una sorgente sulfurea attiva e un rarissimo boschetto di betulle. Sui laghi, balneabili solo in alcune località, è possibile organizzare piacevoli uscite in canoa, come il periplo del piccolo lago di Martignano, con possibilità di affitto dei natanti. Tutto il territorio della Strada è ricco di oliveti e vigneti che si spingono fino al mare, che mitiga con le sue brezze le calure estive e i rigori invernali. Ma il prodotto principe è certamente il vino, con le due DOC Cerveteri e Tarquinia e la nuova IGT Costa Etrusco Romana voluta fortemente dalla filiera produttiva per caratterizzare un prodotto di qualità e per affermare una identità territoriale anche attraverso l’introduzione di nuovi vitigni. Tra questi il vermentino, varietà tipica delle zone costiere in grado di esaltare al massimo le caratteristiche di sapidità e di mineralità derivanti proprio dalla vicinanza del mare. Di importante rilievo anche le novità circa l’incremento delle densità d’impianto e delle riduzioni della resa. Se il bianco presenta caratteristiche di freschezza e sapidità, il rosso è particolarmente intenso nei profumi di buona struttura e alcolicità ed entrambi risultano capaci di esprimere totalmente il terroir.

Occasione giusta per il pubblico di Laghidivini 2013 per approfondire la conoscenza del territorio e delle produzioni vitivinicole attraverso le produzioni delle aziende della Strada del vino e dei prodotti tipici delle terre etrusco romane (www.terreetruscoromane.it) ovvero:

 

Azienda Agricola F.lli Onorati - CERVETERI

Azienda Vitivinicola Oliveto Di Passerini Emanuele e Michel - TOLFA

Casale Cento Corvi - CERVETERI

Castello di Torre in Pietra - FIUMICINO

Tenuta Tre Cancelli - CERVETERI

Trevignano Vino snc di Capitani Giuseppe e Mirko - TREVIGNANO ROMANO

 

Un approfondimento sulla storia di Bracciano sarà possibile effettuarlo durante il festival approfittando dell’entrata gratuita e serale al MUSEO CIVICO di BRACCIANO, luogo che custodisce e valorizza la documentazione della comunità locale lungo un arco temporale che va dal 1541 al 1965 ubicato nel Chiostro al piano terra dell’ex-convento agostiniano di Santa Maria Novella.

Mentre un approfondimento virtuale sul lago sarà possibile sorseggiando un vino del territorio e gustando all’ombra del Chiostro il film/documentario di Walter Paesano: “Dove si specchia il cielo”, un percorso in canoa e barca a vela sul lago sabatino alla scoperta del territorio circostante. Un viaggio in un periodo storico di circa 8.000 anni, dal ritrovamento di un villaggio neolitico sul fondo del lago agli aerei esposti nel Museo dell’Aeronautica Militare passando attraverso fortezze medievali e reperti etrusco-romani.