Appuntamenti col gusto

“Un pellegrinaggio d’altri tempi: i migliori vini italiani a Roma”

di Sandra Ianni

06/02/2014

A Roma dal 6 al 9 febbraio 2014 la manifestazione che inebrierà la capitale con i profumi dei migliori nettari d’Italia secondo Luca Maroni. Sensofwine cambia nome trasformandosi in I migliori vini italiani, l’evento in programma presso il Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia non perde però la sua vera anima. Anzi rafforza l’obiettivo di legare in modo inscindibile alla kermesse l’Annuario dei migliori vini italiani, la guida edita da ventuno anni da Maroni e dalla quale vengono selezionati gli oltre ottanta espositori presenti alla manifestazione romana.

Numerosi gli appuntamenti in programma, dal Galà di apertura che vedrà salire sul palco dell’Auditorium Conciliazione i produttori che si sono distinti per l’eccellente qualità dei loro vini ed ospiterà i RealEyes, di Leonardo Fumarola, un inedito progetto artistico di danza aerea profondamente ispirato dal mondo del vino. Non viene trascurato l’impegno sociale per divulgare l’operato dei clown dottori dell’Associazione Andrea Tudisco per la tutela dei diritti alla salute dei bambini. All’evento vi attendono sessioni di degustazione guidate direttamente da Luca Maroni ed una presentazione dei vini dell’Enoteca Regionale dell’Umbria, con la collaborazione di Riccardo Cotarella, tradotta anche nel linguaggio dei segni (LIS). Il mondo del vino troverà la sua espressione più completa anche attraverso le eccellenze gastronomiche presenti, ed infine i visitatori porteranno a casa come souvenir il calice da degustazione ed una inedita taschina porta bicchiere realizzata appositamente da Made in Carcere, la cooperativa sociale per il reinserimento nel mondo del lavoro di donne detenute, realizzata esclusivamente con tessuti avanzati, materiali di recupero o di riciclo combinati e rielaborati per dare loro una seconda vita, una seconda possibilità.

In perfetta sintonia con le origini del Complesso del S. Spirito, risalenti all’VIII secolo d. C. quando il re dei Sassoni Ina istituì la Schola Saxonum, da cui deriva appunto la parola Sassia, per farne un centro di accoglienza per i propri connazionali che giungevano in pellegrinaggio a Roma presso la tomba di Pietro. Certamente i pellegrini di allora non venivano accolti come nella kermesse di Maroni ma sicuramente anche loro avrebbero apprezzato in questi nettari la forza della natura e la mano dell'uomo, un binomio fondamentale per la bevanda che da secoli accompagna la storia dell'uomo. Prosit!