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VOLA IL MADE IN ITALY ALIMENTARE CON VINITALY CIBUS CHINA .

04/12/2007

 La rassegna si è svolta a Shanghai dal 29 novembre all’1 dicembre VOLA IL MADE IN ITALY ALIMENTARE CON VINITALY CIBUS CHINA CHE RAGGIUNGE LE 6 MILA PRESENZE Ice, Veronafiere, Fiere di Parma hanno portato il sistema wine&food in una delle principali piazze del commercio mondiale. Sempre più qualificato l’interesse per i prodotti italiani. Verona, 4 dicembre 2007 – Con 6mila presenze, oltre 200 espositori e un programma di degustazioni, workshop ed eventi dedicati ai trend setter, Vinitaly Cibus China organizzata da Ice, Veronafiere e Fiere di Parma si è confermata il più importante appuntamento asiatico per il wine&food italiano. A sottolineare i positivi risultati dell’edizione numero 9 della rassegna, la seconda organizzata con Fiere di Parma e Ice, sono proprio le aziende partecipanti. Per Zonin – primo esportatore di vini italiani in Cina, presente nel Paese fin dal 1995 – «quest’anno l’evento ha attratto un numero elevato di operatori, che si sono dimostrati più qualificati che in passato. Buona la presenza di giovani, e questo è un buon segnale». A 2007 non ancora concluso l’azienda vitivinicola vicentina ha già esportato in Cina ben 10.250 casse di vino da 9 litri, contro le 6.900 dello scorso anno. Import in crescita anche per l’importatore Torres, che vede il fatturato del vino raddoppiare di anno in anno, fino ai 9 milioni di euro del 2007, dei quali 1,5 di vini italiani. «In aumento oltre alla ristorazione anche i consumi domestici – dice Torres – che qui a Shanghai stiamo incentivando con un innovativo sistema di vendita: il cliente chiama una linea telefonica dedicata e un agente va a domicilio con il catalogo dei prodotti disponibili». «Dopo il miglior Vinitaly di sempre a Verona lo scorso aprile – afferma Angelo Jermann –, ora Vinitaly Cibus China ha dato la grande opportunità di avere molti nuovi e interessanti contatti. I cinesi sono più preparati e stanno cercando i vini bianchi per la loro eleganza, che ben accompagna i piatti della loro tradizione culinaria». «Visti i positivi risultati dell’attività realizzata in Cina e le potenzialità di questo enorme mercato – dice Luigi Castelletti, presidente Veronafiere– è necessario verificare l’opportunità di realizzare anche qui un vero e proprio viaggio promozionale che tocchi più città, così come da anni stiamo facendo con successo con Vinitaly US Tour». Per Camillo Cametti, consigliere d’amministrazione di Veronafiere, per conto del quale ha seguito la rassegna e gli incontri istituzionali, «In Cina i tempi sono maturi sia per il mercato, che si sta dimostrando vivace e interessato, sia per nuove e condivise strategie nazionali, che radichino la presenza italiana. A questo scopo – spiega Cametti - abbiamo avuto con Ice e Li Hua, vice preside dell’unica università di enologia del Paese, il College of Enology della Northwest Agriculture & Forestry University di Yangling, un incontro per realizzare un gruppo di lavoro che traduca in maniera univoca i nomi delle nostre doc e docg, così da renderle comprensibili e riconoscibili per i consumatori cinesi». Per tutti i settori produttivi del Made in Italy, la Cina costituisce un mercato di grandi potenzialità. In particolare le nostre esportazioni vinicole hanno registrato nel 2006 un incremento superiore al 150%. Esistono poi nostri prodotti tipici che occupano posizioni di vertice, con una quota del 39% per l’olio d’oliva, del 37% per la cioccolata e del 22% per la pasta alimentare. Nei primi otto mesi di quest’anno, solo il vino italiano ha messo ha segno un aumento in valore del 61%, passando da 5,2 a quasi 8,5 milioni di euro, ai quali si aggiungono i 4 milioni di euro di vini esportati a Hong Kong (+31%), che gode di un regime amministrativo speciale. In netta crescita i prodotti di fascia alta. L’Italia è quinto importatore di vino in Cina, ma il terzo per quanto riguarda il vino imbottigliato, dietro solo a Francia e Australia, ma con un trend di crescita maggiore rispetto ai due principali competitor. Vinitaly Cibus China ha visto la presenza istituzionale delle Regioni Emilia-Romagna, Abruzzo, Campania, Molise, Sardegna, Veneto e Sicilia, del Consorzio del Brunello di Montalcino. Inoltre, Vinitaly Cibus China è stata realizzata con il patrocinio del Ministero del commercio estero e del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, mentre partner della manifestazione sono stati Buonitalia, Federalimentare, Federvini, Regione Emilia-Romagna, Regione del Veneto e Unione Italiana Vini. Nel corso dei tre giorni di manifestazione sono stati presenti a Vinitaly Cibus China Riccardo Sessa, ambasciatore d’Italia in Cina, Massimo Roscigno, console generale d’Italia a Shanghai, il presidente dell’Ice Umberto Vattani e Yu Chen, segretario generale del China Council for the promotion of international trade di Shanghai. «Concluso il 2007 con molte soddisfazioni per le aziende italiane coinvolte nelle nostre iniziative all’estero – dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – Vinitaly è già pronto per iniziare il World Tour del 2008 con Vinitaly India in programma dal 15 al 18 gennaio a Mumbai e New Delhi. Dal 3 al 7 aprile appuntamento a Verona per la 42^ edizione di Vinitaly, che oltre ad essere la più grande rassegna enologica mondiale ha ormai confermato e consolidato il suo ruolo di supporto sui mercati internazionali per le aziende italiane più orientate all’export».