Parliamo di vino

CHAMPAGNE e...sai cosa bevi? Manuale per leggere l'etichetta! Bernardo Pasquali.

di Bernardo Pasquali

23/12/2007

 Arriva il veglione e si preparano le bottiglie di spumante. Parliamo di Champagne... lo facciamo da italiani e serenamente visto che finalmente le nostre bollicine sono preferite a quelle d'oltralpe. Ma come si sa il mito dei vini di Champagne non tramonta mai e rimane tale per tutti anche i più intransigenti nazionalisti. Ma sapete come si legge un'etichetta di vino di Champagne? Sapete soprattutto cosa state bevendo? Bè insomma, io credo che se spendo soldi per pregiarmi di un vino prezioso è il minimo sapere per cosa mi sono "sacrificato"... Ecco un manuale semplice d'uso per interpretare correttamente il vino in bottiglia. La Denominazione. Champagne o Vino di Champagne come imponeva il bon ton di corte a Versailles, è il vino prodotto con metodo della rifermentazione in bottiglia nelle zone vocate della regione a nord est tra le città di Reims e Epernay. L'AOC Champagne è la più settentrionale di Francia e si estende principalmente nei dipartimenti de la Marne e de l'Aube. Sono tre le regioni più importanti: le Montainge de Reims dove si coltiva in particolare il Pinot Noir, la Cotes des Blancs a sud di Epernay dove si coltiva in particolare Chardonnay e la Vallèe de La Marne dove si coltiva preferenzialmente Pinot Meunier. La Marca. È la prima cosa che si osserva e che ci riporta alla storia di appartenenza di quel vino. Bollinger, Mumm, Moet Chandon, Perrier, Jouet, Billecart - Salmon, Veuve Cliquot... Nella maggior parte dei casi la marca rappresenta il nome del produttore effettivo, in altri casi rappresenta il nome storico ma non quello della proprietà, come ad esempio Moet - Chandon e Krug del gruppo Luis Vuitton, Mumm del gruppo Pernaud Ricard. Inoltre in alcuni casi come ad esempio Renè Florancy è un nome commerciale dell'Union Champagne di Avize. Nome o ragione sociale dell'elaborateur e nome del comune. È importante che ci sia, se invece trovate una dicitura tipo "Elaborè par R.L. 51870" non è un buon segno. Significa che la marca è un'operazione commerciale di qualche società o azienda che si è fatta etichettare il vino. Il nome indica chi ha prodotto o elaborato imbottigliato il vino. Inoltre è molto importante il nome del comune di appartenenza inquanto ci colloca l'azienda nel panorama della regione di Appellazione AOC. Non sempre il paese di appartenenza della cantina è lo stesso di dove sono collocati i vigneti. Succede soprattutto per i piccoli produttori soprattutto della Cote des Blancs con gli Chardonnay. Tipologia in base agli zuccheri. Il dosage o tenore in zuccheri nel vino è indicato con le seguenti definizioni: Brut Nature o Pas Dosè (0 gr/l di zucchero residuo) Extra Brut (da 0 a 6 gr/l di zucchero residuo) Brut (meno di 15 gr/l di zucchero residuo) Extra Dry (da 12 a 20 gr/l di zucchero residuo) Dry o Sec (da 17 a 35 gr/l di zucchero residuo) Demi Sec (da 33 a 50 gr/l di zucchero residuo) Doux (più di 50 gr/l di zucchero residuo) Grado alcolico. Il titolo alcoli metrico volumico è definito in percentuale di alcol etilico su 100 ml di prodotto. Ad esempio 12% Vol. Contenuto della bottiglia. È la quantità di vino contenuto in centilitri. Ad esempio 75cl. Numero di immatricolazione dell'imbottigliatore e lotto. Sono dati utili per i controlli e per gli intenditori che seguono in modo particolare un'azienda per avere dei riferimenti sulle quantità e l'evoluzione quantitativa di un'azienda. Categoria professionale. È molto importante. Un tempo la mettevano in piccolo, quasi nascosta e difficilmente visibile. Oggi molte aziende, soprattutto quelle di piccole - medie dimensioni ne fanno un simbolo di prestigio, qualità e garanzia. Sono sigle di due lettere in stampatello che identificano se quel vino proviene da un'azienda che segue tutte le fasi dalla raccolta all'imbottigliamento, oppure solo una parte. Ecco le varie possibilità. RM Recoltant Manipulant. Il vignaiolo elabora e commercializza da solo il suo vino. Le uve provengono esclusivamente dai propri vigneti. Alcune operazioni possono essere fatte da una cooperativa di produttori. Ci sono più di 2000 RM in Champagne. NM Negociant Manipulant. Il vignaiolo o la società produce e commercializza il suo vino. Le uve sono comprate totalmente o in parte. Ce ne sono 250 in Champagne. Sono rappresentati normalmente dalle grandi maison che probabilmente avrete anche voi sulla vostra tavola. In altri casi si tratta di produttori che scelgono questa formula per questioni fiscali e per poter accedere a prodotto extra al proprio in caso di necessità. I 20 - 25 più grossi NM controllano circa il 50% del mercato del vino d Champagne. RC Recoltant Cooperateur. Il vignaiolo apporta le sue uva ad una cooperativa che assicura la vinificazione. Recupera le bottiglie prima o dopo il degourgement o sboccatura per commercializzarle con il suo nome. Se le recupera dopo la sboccatura deve mettere in etichetta "elaborèe par la cooperative ..." se invece recupera le bottiglie prima della sboccatura non deve menzionare la dicitura. Ci sono 350 RC in Champagne. CM Cooperative de Manipulation. La Cooperative commercializza il vino prodotto con le uve dei conferitori associati. Ci sono 100 CM immatricolate in Champagne. SR Societe de Recoltant. Un piccolo gruppo di vignaioli, di solito della stessa famiglia, raccolgono le uve e se le vinificano in proprio. Poi le commercializzano insieme. Sono molto poche le realtà SR. MA Marque Auxiliaire. Si tratta di un marchio depositato da una persona fisica o morale che desidera commercializzare uno champagne con il suo nome. Molte volte si tratta di una catena di distribuzione, di un rivenditore, di un ristoratore o anche di un cantiniere. Molte volte sull'etichetta si appone anche il nome del NM o RM che lo ha prodotto in modo da avere il riferimento comunque della qualità dello Champagne. Ce ne sono 3000 di MA in Champagne. Sono quelli da evitare in quanto molte volte la qualità è quella più bassa. Sono i vini meno controllati da un punto di vista qualitativo. Sono solo delle operazioni commerciali stagionali. ND. Negociant Distributeur. Una persona fisica o morale acquista delle bottiglie di vino finito e poi appone lui stesso un'etichetta con il suo nome Le categorie dello Champagne. •1) Millèsimè. Tutte le annate non sono millesimate in quanto saranno tali solo quelle di grande eccellenza. Ecco quindi che il vignaiolo sceglie se vinificare tutte le uve per particolari champagne provenienti tutte da una stessa annata favorevole o indimenticabile. Questo tipo di Champagne necessita di almeno tre anni di rifermentazione in bottiglia. Si è sempre di fronte comunque ad un prodotto di qualità superiore e logicamente...di prezzo! •2) Cuvèe. Sono tutti gli Champagne provenienti dall'assemblaggio di più annate scelte in base alla qualità dei vini base e soprattutto alle caratteristiche organolettiche che si vogliono far raggiungere allo spumante dopo la rifermentazione in bottiglia e l'aggiunta de le liqueur d'expediction. •3) Cuvèe de prestige. È il top della maison produttrice. Può essere millesimato o no. Se millesimata significa che deriva dall'assemblaggio di uve provenienti da parcelle selezionate di vigneti di grande prestigio. •4) Blanc de Blancs. Significa che il vino proviene solo da uve Chardonnay di tipologia bianca appunto. Si tratta soprattutto dei vini provenienti dalla Cote des Blancs e dalle regioni prossime a Epernay. Grandi vini provenienti da nomi di comuni mitici come ad esempio, Le Mesnil sur Orger, Epernay, Avize, Cramant, Vertus. •5) Blanc de Noirs. Vini prodotti solo da uve Pinot Nero. Nella maggior parte dei casi sono i vini delle regioni delle Montaigne de Reims con anche in questi casi nomi mitici come i comuni di Ay, Bouzy, Verzy, Verzenay, Luvois... •6) Rosè. Sono gli Champagne prodotti con la tecnica di aggiunta di un vino rosso tranquillo oppure con la tecnica di estrrazione a percolazione detta saignè. Altre cose che si possono trovare in etichetta ma che non sono obbligatorie sono la data di sboccatura ma lo fanno veramente in pochi, anzi nessuna delle grandi maison. Alcuni Recultant Manipulant che fanno parte del gruppo Vignerons Indipendents. È un vero peccato perché non si può conoscere da quanto tempo quel vino è stato posto in commercio. In Italia la data di sboccatura è obbligatoria. Poi si possono trovare anche le definizioni Clos soprattutto per alcuni grandi Champagne. La definizione deriva dai grandi Borgogna e le uve, come in quella regione, devono provenire tutte da vigneti chiusi da un muro o clos appunto. Alcuni esempi sono i mitici Clos du Mesnil di Krug e Clos des Goisse di Philiponnat. Spero tanto che qualcuno di voi lo possa leggere sulla sua bottiglia...vuol dire che siete di fronte all'estremo e probabilmente il 2007 è stato un anno veramente indimenticabile. Bernardo Pasquali info@acinoparlante.it