Degustiamo per voi

Amarone 2004. Annata in equilibrio!

di Bernardo Pasquali

30/01/2008

 Amarone 2004. Annata in equilibrio! Finalmente sono arrivati! Gli Amaroni tanto attesi 2004 a dare una boccata di ossigeno alla denominazione che proviene da due annate difficili: la 2002 devastata dalla grandine e la torrida estate 2003 che ha segnato profondamente la qualità dei prodotti. L'annata 2004 invece ha tutti i presupposti per diventare una grande annata. Equilibrio e finezza in primis. Poi una struttura e una acidità che ne faranno un millesimo da lunga conservazione e affinamento in bottiglia. Da un punto di vista agronomico l'annata 2004 deve essere considerata come ottimale; non ci sono state caratterizzazioni climatiche particolari, sviluppo vegetativo e accrescimento degli acini sono stati regolari, piogge cadenzate al momento opportuno. Il corredo aromatico sin dalla pigiatura si è dimostrato di valore e particolarmente ampio. In particolare si è riscontrato una buona predisposizione all'appassimento per una particolare crescita spargola e una significativa fertilità delle gemme. La vendemmia è iniziata il 22 settembre ed è durata circa 20 giorni in cndizioni climatiche ideali, asciutte e ventilate. Meno zuccheri degli anni precedenti e buona presenza acidica con ph basso. Sostanza colorante poca ma di ottima qualità. Rondinella e corvina sono le star del millesimo: buon accumulo zuccherino e acidico, profilo polifenolico aromatico di pregio. Ottime infine le condizioni di appassimento senza alcun attacco di botrite manifesta. Si sono pigiate prima le uve dell'Amarone a Gennaio e successivamente a febbraio quelle per il Recioto. Si sono osservate gradazioni zuccherine in buon equilibrio con le componenti acide e un elevato contenuto di glicerina. Ma vediamo da un punto di vista organolettico cosa ci dice il millesimo. Innanzitutto quanto affermato precedentemente lo si può riscontrare nella media dei campioni degustati all'anteprima che si è tenuta a Verona il 26 e 27 gennaio. In particolare i profumi si sono dimostrati particolarmente espressivi e con uno spettro olfattivo ampio e particolarmente floreale e fruttato. Buone caratterizzazioni dei vari terroir di appartenenza con mineralità spiccate soprattutto nelle zone classiche ad alta vocazione come Marano e Valgatara e le aree della zona allargata soprattutto delle vallate di Mezzane e Illasi. I profumi portano a sensazioni di freschezza e di finezza che finalmente sono arrivate dopo alcuni millesimi un po' anonimi e anomali. Eleganza e particolare intensità. Cambia anche la "mano" del produttore che cerca sempre più di esprimere il frutto a discapito dell'affinamento. Resistono i due stili, quello tradizionale d'origine e quello più moderno e in alcuni casi "sfacciato" o per meglio dire modaiolo. In quest'ultimo caso recioti mascherati da amaroni che talvolta suscitano perplessità ma allo stesso tempo fanno pensare anche ad un modo variegato anche da parte del consumatore di recepire e preferire questo vino così apprezzato nel mondo. Quello che affascina in modo particolare è la vena acida di tutti i prodotti che ci fa pensare a prodotto longevi e che non temeranno la sfida del tempo. Buoni equilibri che esaltano le acidità e le basi alcoliche con una delicata percezione di morbidezza dovuta a concentrazioni di glicerina maggiori rispetto ad altre annate. Piace la vena sapida e minerale che si riscontra in molti prodotti. In particolare si è osservato il miglioramento complessivo della media dei prodotti. I residui zuccherini non sono particolarmente evidenti a parte per qualche azienda che li ricerca volutamente per accentuare la bevibilità e l'impatto emotivo della piacevolezza. Il fenomeno Amarone è consolidato e internazionale. Un dato straordinario è quello che il numero di bottiglie di vino venduto in America ha superato quelle di Brunello. Un risultato semplicemente inimmaginabile solo pochi anni fa. Lo si è visto, questo successo, anche dalla grande quantità di giornalisti provenienti da tutto il mondo che si sono accreditati all'Anteprima; circa 150! L'antica tradizione enologica retica - arusnate dell'appassimento delle uve sta conquistando il mondo e quest'anno, con il millesimo 2004, susciterà le emozioni di milioni di persone confermando gli sforzi del consorzio e dei produttori sempre più consapevoli del patrimonio prestigioso che si ritrovano a gestire. Bernardo Pasquali