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NEL MONDO SI BEVE PIÙ VINO...ITALIANO.

22/03/2008

 Dal 3 al 7 aprile 2008, a Vinitaly nuove opportunità di export. La diminuzione dei consumi in Italia non preoccupa i vitivinicoltori, che hanno trovato nel resto del mondo un mercato in continua espansione, alla portata anche delle piccole e medie aziende export-oriented. Le opportunità offerte da Vinitaly World Tour e dai focus sui Paesi più interessanti si completano con il Buyer’s Club su www.vinitaly.com: un servizio che permette il contatto con qualificati trader esteri. I risultati dei primi due anni di matching on line sono stati largamente positivi. Molti i contratti chiusi. Verona, 21 marzo 2008 - Nel mondo si beve sempre più vino italiano. Alla diminuzione dei consumi interni di vino nel 2007, i produttori italiani rispondono infatti con un incremento del 7,8% dell’export, che viene dopo un +6,5% del 2006. Si tratta di quasi 3,5 miliardi di euro, per un ammontare di 19 milioni di hl, con un sensibile aumento della qualità del prodotto esportato, visto il prezzo medio in crescita del 6,4% rispetto al 2006. È la dimostrazione della capacità dei vitivinicoltori italiani di capire le tendenze e cogliere al volo le opportunità, perché fermarsi a guardare dentro ai propri confini nel mercato globalizzato non paga. Così, se in Italia si beve meno, nel resto del mondo i consumi crescono al ritmo di 1,8 milioni di hl l’anno, e mentre la Francia ha perso in un decennio 6 punti percentuali di mercato mondiale, l’Italia è riuscita a mantenere una quota del 18%, non lasciando spazio agli agguerriti competitor del Nuovo mondo. Vinto anche il confronto con l’Australia sulla piazza americana, con oltre 2,5 milioni di ettolitri (+8% sul 2006) per un valore record di quasi 830 milioni di euro. In aumento l’export anche verso i Paesi emergenti, con +19% in quantità e +43% in valore per la Russia (283 mila hl per oltre 57,5 milioni di euro); +55% in valore in Cina e +35,5% a Hong Kong (quasi 15 e oltre 6,6 milioni di euro rispettivamente); +1,2% in Giappone (100,6 milioni di euro); + 13% in India (1,6 milioni di euro). Ad esportare non sono solo le grandi azienda, ma anche quelle medio-piccole, che negli anni hanno saputo approfittare di tutte le opportunità offerte da Vinitaly per promuovere le loro produzioni presso i buyer esteri, come il Vinitaly World Tour, ma anche quelle più innovative come il matching on line. Ai trader stranieri, infatti, basta un click sul sito di Vinitaly per vedersi aprire un mondo di aziende espositrici anche piccole, con le quali avviare nuovi affari. Si chiama Buyer’s Club ed è il servizio di business one to one attivo dal 2006 in un’area riservata agli espositori sul sito www.vinitaly.com. Le adesioni delle aziende sono aumentate dell’80% nel giro di tre edizioni, mentre i buyer autorizzati sono solo quelli che Vinitaly seleziona appositamente, così da garantire l’affidabilità del contatto. Nel 2007 praticamente tutti gli espositori iscritti al servizio sono stati “visitati” su internet e alla fine molti sono stati i contratti firmati.