Notizie e recensioni

Dettori Rosso e Tenores fra i primi 48 al mondo per Parker & C.!!

di Piero Careddu

28/03/2008

 Nella foto Alessandro Dettori. Perché si scrive poco dei grandi vini Dettori? Alessandro Dettori è un personaggio anomalo del mondo del vino; riesce a far convivere dei tratti caratteriali che sembrerebbero in antitesi: la cocciutaggine e il rigore del vigneron più ortodosso con un’aria da giovane manager; io che lo conosco so che quella vera è l’anima contadina che è maturata negli anni. Sta mietendo da qualche anno un successo dietro l’altro: riconoscimenti, grappoli, bicchieri su tutte le guide e i suoi vini che non smettono di sorprendere per qualità e originalità! Quanti di voi sanno tutto questo? Credo pochi anche tra gli addetti ai lavori: questo perchè Alessandro non gode di buona stampa a livello locale e tutto questo non è giusto e non fa bene al mondo del vino di qualità! L’ultima grande performance di Dettori è di questi giorni: Wine Advocate, una delle bibbie mondiali del vino, riconosce a ben 4 dei suoi vini, stratosferici punteggi tra 90 e 96 centesimi. Non è vergognoso che a un vignaiolo del nostro territorio, così amato nel mondo, che ha portato il nome della Sardegna ai massimi vertici arrivando nella tana del lupo americano, gli si neghi la meritata visibilità? Io nel mio piccolo non posso fare altro che pubblicare i risultati del giornale statunitense del guru Robert Parker, rinnovando i complimenti più sinceri e affettuosi ad Alessandro Dettori. Le Schede tradotte in italiano WINE ADVOCATE di Robert Parker e Antonio Galloni Alessandro Dettori produce alcuni dei più intriganti vini della Sardegna, e d’Italia. La vinificazione è tutta genuina, senza manipolazioni. Le etichette di punta–Tuderi, Tenores e Dettori Rosso—sono monovitigni di Cannonau (Garnacha) maturati esclusivamente in cemento ed imbottigliati senza chiarificazione o filtrazione. 2004 Dettori Rosso punteggio 95/100 In poche parole, il Rosso 2004 di Dettori assomiglia ad un vulcano. Un vino possente, profondo, conquista facilmente il palato con una complessità incredibile sprigionando un ampio frutto nero che sopporta maestoso la sua struttura molto imponente. Dopo un minuto nel bicchiere regala menta, spezie, liquorizia che impreziosiscono l’insieme. Prodotto da antiche viti di Cannonau che hanno ben 120 anni e più, questo vino strepitoso e’ stato maturato in cemento. Assolutamente da non mancare. Conservare fino a: 2010-2024. 2003 Dettori Tenores punteggio 94/100 Il Tenores 2003, fatto da viti di Cannonau che hanno 80 anni, si rivela strutturato, dolce, strapieno di frutta nera, erbe selvatiche, cuoio, spezie e note tostate con notevole persistenza. Un equilibrio magistrale fa sì che l’alcool, ad un livello spropositato di 17%, non si faccia notare. Conservare fino a: 2008-18. 2003 Dettori Tuderi punteggio 91/100 Il Tuderi 2003 (Cannonau) e’ un po’ particolare. Da vino senza chiarificazione e senza filtrazione, si mostra leggermente velato. Esibisce un olfatto decisamene esotico, quasi da Pinot Nero, con profumi fini di menta, liquorizia, visciola e tostato. Nonostante il carattere raffinato e iI corpo medio, la bocca dimostra sapori richissimi. Aromi terziari già percepibili lasciano sospettare che non avra’ una longevità notevole, ma è di ottimale beva. Tuderi viene prodotto da viti di 40-60 anni, e viene maturato esclusivamente in cemento. Conservare fino a: 2008-2018. 2006 Dettori Vermentino punteggio 90/100 Il Vermentino 2006 (maturato in cemento) è un vino insolito, quasi unico. Proteiforme nel bicchiere sfoggia impressioni che spaziano da tangerino a buccia d’arancia, da cannella a terrosità. Dolce, persistente, e genuino, figura tra i vini piu’ espressivi che ci arrivino dalla Sardegna. Magari per alcuni c’è perfino un eccesso di sensazioni, ma chi prende il tempo necessario per apprezzare a fondo questo Vermentino si troverà davanti a un bianco affascinante, che sa stimolare non soltante il palato ma pure il cervello. Conservare fino a: 2008-2010. Piero Careddu