Notizie e recensioni

Bibenda saluta il 2006 con una splendida uscita

31/01/2007

Uscita di fine anno, la numero 22, per Bibenda l’elegantissima, raffinata rivista (la più bella in Italia e una delle più belle nel mondo), ottima idea per un regalo natalizio ad un amico(a) appassionato di vino (abbonamento a cinque numeri 40 euro mail) edita da A.I.S. Roma Bibenda editore. Nelle 128 pagine che compongono questo numero, impreziosito dalle fotografie di Stefano Segati e Giorgio Bava, che presenta qualcosa come 308 etichette diverse, sono molti gli articoli di grande interesse. Si comincia con un itinerario nei “cibi di strada”, dalla focaccia di Recco alla piadina romagnola, dal lampredotto toscano alla porchetta laziale, sino agli “sfinciuni” siciliani, per citarne solo i piu’ noti, ognuno con la proposta del tipo di vino ideale in abbinamento, articolo firmato da Daniele Maestri, per poi entrare nell’universo del Greco di Tufo campano raccontato da Giovanni Ascione e poi fatto oggetto, con particolare riferimento all’annata 2005, di una degustazione di una trentina di campioni. Enogastroturismo, poi, a Monte San Savino in Val di Chiana, con la proposta assaggio dei vini della zona, oppure in Sardegna, con i vini, Turriga e Terre Brune, della Cantina Sociale di Santadi (con debito racconto di più annate di entrambi i rossi curato da Daniela Scrobogna) e l’immersione nell’Amarone della Valpolicella, in una delle sue massime espressioni, con una verticale di 25 annate, dal 1999 al 1960, del mitico Amarone di Bertani, curata da Massimo Billetto. A seguire un simpatico ritratto di una storica famiglia di produttori di Vino Nobile di Montepulciano, i conti Contucci, prima di spostarsi all’estero, dapprima in Borgogna, con Armando Castagno a raccontarci la vendemmia “perfetta” 2005 nella Cote de Nuits, con fior di degustazioni di Gevrey Chambertin e altre mirabilie, quindi in Oregon, con l’emozionante descrizione di una nuova “terra promessa” per i vini, soprattutto Pinot noir e Pinot gris affidata a Giovanni Ascione. Per “digerire” il tutto, dopo una parentesi dedicata alla Croazia ottima la scelta di un servizio sugli Amari, con introduzione di Giacomo Tachis e degustazione di molti digestivi italiani e stranieri affidata all’ottimo Paolo Lauciani.