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Conclusosi con successo il 10° Concours Mondial du Sauvignon 2019.

di Angelo Concas

14/03/2019

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Svoltosi per la seconda volta in 10 anni nella splendida Regione del Friuli Venezia Giulia.


Un concorso, quello di quest'anno da record, infatti, ben 1010 Sauvignon sono giunti da 26 paesi produttori del mondo. I vini sono stati poi degustati e valutati da una settantina di esperti giudici provenienti da 23 nazioni. Ho pertanto, il piacere di raccontarvi in veste di degustatore come si  svolge il Concours Mondial du Sauvignon. Le batterie dei vini in degustazione vengono giudicate alla cieca da commissioni composte da 5 giudici di nazionalità diverse. Ai giuriati viene comunicata sola l'annata di vendemmia e solo al termine delle degustazioni viene consegnato a ogni giudice un documento che rivela le varie nazionalità dei vini degustati. A questo punto, scatta con gli altri giudici un importante  scambio di pareri, che ci permette di avere un quadro di come sono andati in generale i campioni degustati dai vari giurati. Abbiamo così scoperto, che anche in questa edizione, i Sauvignon presentati al concorso hanno avuto consensi positivi da quasi tutti i degustatori per la maggior parte dei campioni in gara. Chiaramente con delle realtà che sono emerse maggiormente, meritando così di ottenere punteggi da far ottenere ai vini in concorso un gran numero di medaglie d'argento, nonché  un numero considerevole di medaglie d'oro.
I vini premiati saranno comunicati il 17 marzo al Salone ProWein di Dusseldorf (Germania). Il confronto curioso e amichevole tra noi giudici, ha fatto emergere le diverse espressioni organolettiche che danno i Sauvignon prodotti nel mondo. Infatti, è stato interessante scoprire le diverse caratteristiche olfattive che spaziavano dai sentori vegetali come picciolo di pomodoro e foglia di fico. Seguiti da profumi floreali di  bergamotto, sambuco e mughetto, per poi passare alle note armoniose di frutta come: pompelmo, mandarino, lime, cedro, mela verde, banana, melone, guava, frutto della passione, papaya, litchi, pesca bianca e per concludere, come nella maggior parte dei Sauvignon, la tipica nota balsamica di pipì di gatto. In alcuni casi, questi sentori perlopiù caratteristici, lasciavano spazio a vini Sauvignon "sicuramente raccolti in uno stato di maturazione più avanzato" con profumi più evoluti di note floreali gialle e di frutta matura a polpa bianca. Al gusto, i Sauvignon degustati si sono perlopiù espressi con senzazioni ricche di: freschezza, sapidità, mineralità  e in alcuni casi anche di salinità. Questo concorso permette di valorizzare i Sauvignon del mondo, che supportati da un' ottima comunicazione da parte dell'organizzazione fa scoprire agli amanti del buon bere un vino forte di identità e di grande raffinatezza.
Concludo facendo un plauso all'organizzazione Vinopress, sempre perfetta grazie alla composizione di uno staff professionale e super affiatato. La Vinopress, è l'agenzia belga che ha ideato e realizza il concorso del Sauvignon e tanti altri concorsi, ma  è soprattutto notissima per il Concorso Mondial de Bruxellex, concorso itinerante  "anche quello del Sauvignon", che quest'anno compirà ben 26 anni in occasione  della prossima edizione che si terrà in Svizzera dal 2 al 5 maggio nella piccola cittadina di Aigle.
Perché un plauso? Perché con loro non si vive di solo vino, ma anche di cultura, di gastronomia tipica, di conoscenza del territorio e delle realtà produttive di ogni regione o nazione dove si svolgono i concorsi.