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Lady Amarena 2019, competizione internazionale riservata alle sole donne bartender.

di Sandra Ianni

21/10/2019

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Esperienza interessante quella di prender parte, in qualità di giurato, alla selezione finale di Lady Amarena 2019. Si tratta della competizione internazionale riservata alle sole donne bartender, cioè alle barlady, gara che prevede come ingrediente indispensabile la presenza dell'amarena Fabbri e una giuria costituita da sole donne: quattordici tra giornaliste, scrittrici, manager, esperte di alimentazione e di mixology.
L'edizione 2019 tenutasi a Bologna il 15 e il 16 ottobre presso il teatro comunale ha raggiunto quattromila iscrizioni, da cinque continenti. Organizzata dall’azienda Fabbri si pone come obiettivo quello di far emergere il lato rosa della mixology.  Non è un caso che proprio una donna nel 1905, Rachele Fabbri, bisnonna dell'attuale titolare, ideò il prodotto.
La vincitrice del concorso nazionale è stata la siciliana Adriana Firicano che ha presentato il suo lavoro con l'ausilio di una presentazione multimediale che ribatte i temi del movimento “Me Too”. Un tema in linea con l’obiettivo del concorso Lady Amarena nato proprio per abbattere le discriminazioni in un settore, quello dei bar, ancora troppo maschile. Il cocktail denominato “La lupa” trae ispirazione dal personaggio di una novella di Giovanni Verga, cioè una donna caratterizzata da un carattere forte, ribelle e femminile che ricorda la vibrante concorrente Adriana che ha incantato la platea portando alla ribalta la riflessione sul mondo della mixology ancora troppo dominato dagli uomini e auspicando un futuro di parità e crescita comune. Gli ingredienti del cocktail, preparato con la tecnica del build over ice, sono: 5 cl di Bulleit Bourbon 10 Years Old, 2 cl Fabbri Sciroppo Amarena, 2 cl succo di lime fresco, un rametto di menta. Servito in un mug d’argento, da 350 ml, con la decorazione costituita da un cestino di ghiaccio guarnito con tre amarene Fabbri.
Sul secondo gradino del podio è salita Laura Schirru del Duke de La Maddalena (Sassari) con il cocktail Coley, dedicato ad Ada Coleman, la prima barlady della storia al Savoy cocktail bar di Londra negli anni Venti. Gli ingredienti: Marendry, Barolo chinato, cannonau passito, succo di amarena Fabbri e chinotto, ricetta con la quale si è aggiudicata anche il premio speciale Merendry per il miglior cocktail a base dello storico liquore Fabbri.
Terza classificata Petra Monti, barlady a Monsummano Terme (Pistoia), con la creazione Fabbri Break, un cocktail pensato per i momenti di relax e fatto con sciroppo Fabbri Mixybar Amarena, Marendry, rum Appleton Estate e caffè espresso.
Nella giuria tutta al  femminile: Cinzia Ferro, una delle più premiate barlady Italia e oggi bar manager del ristorante Piano 35 di Torino; l’effervescente Nicole Cavazzuti giornalista della mixology internazionale da Mixer a Vanity Fair; Valentina Crucil cioè laragazzachebeve, influencer ed esperta di mixology e comunicazione; Rossella de Stefano direttore di Bargiornale, Dolce giornale e Ristoranti; Silvia Belluzzi, imprenditrice della ristorazione; Sandra Ianni, scrittice ed esperta in cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche, Jessie Smyth, barlady del Genever di Los Angeles (Usa); Ilaria Bello, bar manager del Talea bistrot drink bar di Torvaianica (Roma); Fenia Athanasiadi e Andriani Vladimirou, rispettivamente Lady Amarena 2017 e 2018. Presidente della giuria gusto Lucia Montanelli bartender del bar londinese che ospita la cucina stellata di Alain Ducasse campionessa mondiale nel 2016.
La finale internazionale del contest, tenutasi il 16 ottobre, ha visto in gara undici concorrenti provenienti da ogni parte del globo per la conquista del titolo di Lady Amarena Mondo. Titolo attribuito alla cinese Liu Ting, trentenne barlady al Mary Magnate, cocktail bar di Shanghai.
 
 
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