Appuntamenti col gusto

Racconti di degustazioni friulane.

di Angelo Concas

07/01/2020

Castello Pitars
Amo la terra del Friuli!! Mi piacciono i friulani per il loro carattere: grandi lavoratori, persone pacate e squisitamente gentili e ospitali. Due giorni di grandi assaggi, da Pitars, azienda vinicola di San Martino Al Tagliamento (PN), bianchi favolosi: Sauvignon impossibili da scordare! Non a caso il loro Sauvignon Braida Santa Cecilia è stato premiato nel 2019, al Concour Mondial du Sauvignon, come miglior Sauvignon d'Italia.Traminer di eleganza sopraffina, Pinot profumati e decisi al sorso. Rossi da favola: il Naos e il Brumâl, da blend di Refosco dal Peduncolo Rosso, Merlot e Cabernet Franc. Una soddisfazione unica aver potuto degustare anche il Naos, vendemmia 2004, e scoprire un vino dai colori rossi con nuance purpuree ancora vivide e al gusto deciso, con corpo superstrutturato e di una freschezza inimmaginabile. Uno spumante Ribolla gialla, dai profumi intensi, ricchi e identitari. E ancora, tanti vini decisamente interessanti che dimostrano l'attenzione posta in vigna e la bravura dell'enologo Stefano Pittaro (compagno di degustazione), capace di rispettare la materia prima e di esaltarne le caratteristiche con sapienti vinificazioni. Un'azienda all'avanguardia ma, quello che colpisce, è la parte dedicata all'accoglienza con lo shop e diverse sale adatte per qualsiasi tipo di eventi: dagli incontri culturali, musicali, proiezioni di film, fino ai matrimoni. La struttura in bio-edilizia a più piani, che rappresenta un castello, è stata costruita nel 2007. 

Pitars

Una tappa alla Distilleria Domenis 1898 a Gagliano, frazione del comune di Cividale del Friuli non poteva mancare. Ancor prima di entrare, vieni accolto dai piacevoli profumi delle vinacce insilate. Una visita all'interessantissimo impianto di distillazione discontinuo dove il rame la fa da padrone. Una visita al punto vendita e scopri una vastissima gamma di prodotti della Domenis e anche i distillati della distilleria irlandese Ballykeefe da loro distribuiti; subito vengo attratto da un Whiskey bianco e da un Gin. Conosco già diverse grappe della Domenis ma, guardando tra i prodotti, l'occhio punta una bellissima bottiglia tonda serigrafata con disegni geometrici che scopro essere un Gin e che si chiama appunto Geometrie. È giunto il momento di degustare e, al gentile invito di Cristina Domenis, che mi chiede cosa mi va di degustare, le dico che mi piacerebbe tanto provare il suo Gin, ma anche il Whiskey bianco irlandese. Cristina va e torna con sette prodotti: il suo Gin Geometrie, il Gin Ballykeefe Irish Extra Dry Gin, il Gin Ballykeefe lady desart, aromatizzato con diversi tipi di pepi asiatici, l'Irish Wiskey bianco, la grappa celebrativa Domenis "La 120", invecchiata per almeno 18 mesi in botti di rovere antico e ulteriori 12 mesi in acciaio inox, la Secolo, grappa riserva barricata millesimata 60% vol., invecchiata almeno 18 mesi in barrique francesi e affinata ulteriormente per altri 8 mesi in acciaio inox. Una grappa bianca da 77%vol. Ho iniziato con il degustare l'Irish Whiskey bianco, un prodotto decisamente elegante e delicato all'olfatto; in bocca, si è concesso morbido, equilibrato e decisamente gradevole. A seguire i due Gin irlandesi, per primo l'extra dry Gin, interessante, molto delicato, decisamente più adatto per la realizzazione di cocktail a base Gin. Più incisivo e decisamente più facile da ricordare, per la sua ricchezza in profumi e per un gusto più deciso e accattivante, il Gin Ballykeefe lady desart aromatizzato con diversi tipi di pepi asiatici. Il Gin Geometrie è quello che più mi ha soddisfatto, sia per il grande richiamo di profumi di ginepro, sia per la sua piacevolezza al gusto, che per l'eleganza in generale. È giunto il momento di passare alle grappe: Cristina apre le danze con "La 120", di 41,20% vol. Anche qui la gradazione non è un caso, ma vuole richiamare i 120 anni di storia della Domenis. Che dire? Una grappa affascinante, di un bellissimo colore ambrato, un caleidoscopio di profumi e un'eleganza al gusto che colpisce per la sua morbidezza, che accarezza e avvolge tutta la cavità orale. È il momento della Secolo millesimata da 60% vol. Qui sono giunto appena in tempo! il prodotto è terminato da un bel po', ma la fortuna ha voluto che Cristina ne avesse conservato un po' più di un fondo di bottiglia. La degusto con molta attenzione e penso dentro di me a uno slogan per pubblicizzarla:"Sessanta gradi e non sentirli". Sì, proprio non si sentono, ma si sentono tanti di quei bei profumi che a raccontarli rischierei di stancare chi mi sta leggendo. In bocca, è un'esplosione di sensazioni "emozionali", gli aromi si rincorrono l'uno con l'altro, sembra di stare su una giostra. Chiudo le degustazioni "alcoliche" con la 77%Vol. Una grappa bianca che, nonostante la sua potenza alcolica, riesce a regalare anch'essa delle belle sensazioni.

DOMENIS1898


 
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  • Vigneti di Merlot visti dal Castello Pitars
  • Cristina Domenis
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  • Barricaia Castello Pitars