Donne in vigna

Quando i vitigni alloctoni si sposano bene fuori dalla loro terra!

di Angelo Concas

06/08/2007

Vitigni nazionali e internazionali: Quando l’alloctono si sposa felicemente fuori dalla sua terra d’origine. Sono del parere, che bisogna prestare molta attenzione, al patrimonio dei vitigni autoctoni e tradizionali per non rischiare il loro depauperamento, ma sono altresì certo, che non ci si debba chiudere in un campanilismo che conduce molti a non acquistare vini prodotti con uve non appartenenti al proprio territorio. Con questo tipo di atteggiamento, si perde l’occasione di poter arricchire il proprio bagaglio sulla cultura del buon bere e comunque, sarebbe come privarsi del piacere, della lettura di un bel romanzo o della visione di un bel film, in quanto scritto, diretto o interpretato da personaggi, non nati nella stessa regione. Il fatto poi, di mettere a dimora vitigni alloctoni, dopo essersi posti, nelle mani di professionisti capaci nel valutare le caratteristiche dei terreni, del clima e dell’esposizione e senz’altro una scelta da rispettare ed apprezzare, visto e considerato, che chi ama produrre vini di qualità, cerca sempre di ottenere il meglio, sia per soddisfare il proprio piacere, ma soprattutto, quello degli attenti e appassionati consumatori. Se poi prendiamo ad esempio la Sardegna, andremmo a scoprire che spesso i vitigni nazionali o internazionali, trovano in questa regione, un habitat ideale che riesce a far esprimere al massimo le potenzialità tipiche di queste cultivar, che arriveranno a donare uve che sapientemente vinificate, arricchiranno inoltre i vini di una forte e riconoscibile identità sarda, che li renderà unici e grandi. Da questo argomento, prendo lo spunto per raccontare dell’Azienda Agricola Antonella Ledà d’Ittiri e del suo vino, Margallò 2004 Rosso Isola dei Nuraghi a IGT di 14° alcol, che a mio giudizio, oltre a quello di molti altri degustatori è unico e grande. L’Azienda Agricola Antonella Ledà d’Ittiri, si trova ai piedi del Monte Doglia, a pochi chilometri da Alghero ed a soli due chilometri dal mare. Il cognome di un’antica e prestigiosa famiglia nobiliare sarda evoca immagini di aristocrazia e antichità; ma di nobile in questa storia troviamo soprattutto l’amore e la cura con cui la proprietaria, la ND Antonella Ledà d’Ittiri in Delitala con la figlia Annamaria, hanno dato vita ad una splendida e piccola azienda a misura d’uomo, che si estende per 18 ettari in un territorio dove sino a dieci anni fa, mi hanno raccontato le due amabilissime donne di vigna, si trovavano solo argilla e sassi. L’importante impegno è cominciato ristrutturando una vecchia casa colonica mantenendo la struttura architettonica originaria, ma circondandola con fiori (pezzo forte il bellissimo roseto) e piante di ogni genere, grande passione della ND Antonella, dotata di pollice verde, che, a quanto pare, ha ben funzionato anche in vigna. A seguire, sono stati impiantati nove ettari di oliveto e quattro ettari di vigneto in piena produzione; infine, altri due ettari sono stati da poco posti a dimora. La scelta dei vitigni, autoctoni e tradizionali, Cagnulari , Moscato e Vermentino è stata fatta da Annamaria, nell’intento di dar vita a vini fortemente legati al territorio, sempre più richiesti dal mercato. Nella scelta dei vitigni, la ND Antonella ha invece privilegiato quelli che rispondevano al suo gusto personale e quindi, essendo amante dei grandi vini rossi, del Bordeaux e della Toscana, ha scelto: Merlot, Cabernet Franc e Sangiovese di Lamole. E’ così che nasce il primo prodotto dell’azienda: il “Margallò”, vino rosso di importante struttura, ottenuto dalla spremitura soffice di uve Merlot (60%), Sangiovese (30%) e Cabernet Franc (10%). Il Margallò, si manifesta di uno splendido colore rosso rubino intenso, dai toni violacei. Al naso, colpisce deciso con un impatto balsamico e pseudo-caldo, ricco di sentori di piccoli frutti di bosco neri e rossi, di marasca, di note inchiostrate e di idrocarburi, caratteristiche che lo rendono affascinante e intrigante. In bocca, l’ingresso è potente e generoso, di spiccata sapidità e ricco di morbidezza con corpo imponente, dotato di una spessa trama vellutata che lo rendono praticamente masticabile. Altri particolari di pregio, la piacevole nota piccante e la vena amarognola donatagli dalla forte mineralità, la grande corrispondenza retro-olfattiva e la lunga persistenza aromatica. Il Margallò si abbina splendidamente a molte pietanze per via delle proprietà decapanti: Zuppe di legumi e/o cereali con parti del maiale: gambone,piedini,coda, musetto, orecchie e finalini di prosciutto crudo. Primi piatti a base di pasta fresca o secca: tagliatelle, fettuccine, lasagne, cannelloni, tortelloni, ravioli e altri tipi di paste ripiene cucinate con sughi importanti di carne e selvaggina. Secondi piatti di pesce arrosto dalle carni grasse:cefali,anguille,tonno etc etc. Secondi piatti a base di carni bianche di: maiale, coniglio e pollame, cucinate con sughi sapidi e giusta presenza di grassi, anatra e/o faraona con ripieno importante cotte al forno, carni rosse arrosto, selvaggina in umido o arrosto e formaggi di media e avanzata stagionatura. Il Margallò, oltre a possedere una forte identità sarda per le sue caratteristiche organolettiche, è anche legato saldamente con il territorio di Alghero proprio con il suo nome; infatti, Margallò (si legge Malgagliò) nella lingua catalana della città di Alghero, è il nome della palma nana che cresce in questi luoghi spontaneamente un po’ ovunque. Questo prodotto è il frutto di un duro lavoro condotto quasi esclusivamente a mano, dalle potature alla vendemmia, con un’attenta selezione dei grappoli migliori; nella logica aziendale, nel periodo idoneo, è preferibile alleggerire la vite di grappoli piuttosto che rischiare di non ottenere un prodotto di qualità. Tra Ottobre e Novembre uscirà il Margallò 2006, una vera chicca, e l’azienda si arricchirà anche di un nuovo vino rosso della vendemmia 2006 a base Merlot per un 90%: si chiamerà “Ginjol”. Credetemi! Io che ho avuto la fortuna di degustarlo, posso garantire che sorprenderà chi l’assaggerà. Per quanto riguarda la produzione dell’olio di oliva extravergine, anch’essa seguita con grande cura e attenzione, bisognerà attendere un’altra stagione e, considerata la scelta delle cultivar, la zona di produzione, la professionalità acquisita dalla caparbia gestione femminile, sono certo che possiamo attenderci nient’altro che degli ottimi risultati.

Angelo Concas

Azienda agricola Antonella Ledà D'Ittiri Via Manno 12 07100 Sassari- margallo@margallo.it  - www.margallo.it  Tel.+39 3204870017