Parliamo di vino

Campo Sireso di Ottella. Il senso estetico del vino!

di Bernardo Pasquali

31/07/2008

 Si sa, l'Italia è famosa nel mondo per il particolare senso estetico che la contraddistingue. In un certo senso il vivere in questa terra straordinaria ha segnato in modo più o meno accentuato il suo popolo. Ritorno da poco da un'azienda che ha da sempre gestito in maniera emblematica la bellezza nel vino. Non parliamo solo della qualità del prodotto che è andata sempre in crescendo. Parlo proprio dell'attenzione riportata nel packaging e nella valorizzazione del contenuto. Credo che sia una delle aziende più interessanti su questo fronte tra quelle che ho conosciuto. Francesco Montresor in questo è maestro e ha saputo imprimere una forte identificazione del suo prodotto. La sua magnifica bottiglia con lo stemma in risalto sul vetro ha conquistato le tavole più eleganti e scic non solo italiane. Ma non solo il vestito della bottiglia attrae. Anche le scatole sono personalizzate per ogni tipo di prodotto e non lasciano nulla al caso. Mi soffermo in particolare su Campo Sireso, un SuperVenetian, se così possiamo dire, con un taglio bordolese Cabernet e Merlot, su una base di Corvina tipica veronese. Campo Sireso in veneto significa Campo delle Ciliegie e l'azienda per questo motivo ha voluto scegliere il colore rosso violaceo delle ciliegie more come tonalità dominate di tutta l'estetica del vino. Con gusto e con raffinatezza. Il vino è di pregio. Un bellissimo colore ancora violaceo che lascia la scia colorata sul vetro del bicchiere e una bella densità che attrae per i suoi eleganti movimenti e lacrime che delicatamente colano dagli archetti che si formano sul bicchiere. Al naso è una complessa sensazioni di frutta rossa in confettura e di erbe aromatiche. La ciliegia mora è certamente il profumo più incessante e intenso al naso. Poi si apre una bellissima spezia di pepe nero e bacche di ginepro che confluiscono in una sensazione erbacea delicata e fresca. Le sensazioni olfattive sono anche permeate da evoluzione del legno ma con molta discrezione e sobrietà. È comunque il frutto, intenso e caldo, ad emergere a far sentire tutta la sua potente freschezza al palato. Il tannino è già abbastanza morbido e avvolgente. Accarezza il palato e lascia una sensazione complessiva di piacere tattile. La freschezza del prodotto è di quelle che permettono di pensare ad una certa propensione del vino alla longevità, almeno 5 - 7 anni. La sapidità è strutturale e riesce a ben compensare il valore alcolico deciso ma non arrogante. Vino elegante nel bicchiere ma anche nel vestito! E questo binomio di eleganza si ritrova in tutti i vini dell'Azienda Ottella. Per cui la degustazione non rimane solo nel versante organolettico ma si estende naturalmente anche a quello estetico che non delude mai. Un marchio di qualità che Francesco Montresor ha saputo imprimere anche ai suoi ottimi Lugana. Bernardo Pasquali