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Il piatto (tipico) non deve piangere pių (L'Unione Sarda)

di Nino Melis

22/01/2009

Nella foto: i tipici culurgionis a spighitta ogliastrini. 

Gastronomia. L'associazione dei cuochi d'Ogliastra e gli studenti dell'Alberghiero di Tortolì uniti per valorizzare le pietanze tradizionali.

Il piatto (tipico) non deve piangere più.

Chef d'Ogliastra e studenti uniti per qualificare la cucina tradizionale e rivisitare i piatti in via d'estinzione. L'iniziativa è stata lanciat dall'associazione ''Arte Cuochi Ogliastra'' che comprende cuochi professionisti e giovani studenti dell'istituto alberghiero di Tortolì. Come dire: la miglior tradizione tra i fornelli e il suo futuro. Salvatore Delogu, chef dell'Hotel Orlando a Villagrande, è il presidente della nuova associazione che ha in programma iniziative ambiziose. «Il recupero dei piatti tipici a rischio di estinzione - esordisce Salvatore Delogu è solo uno dei nostri obbiettivi. Intendiamo procedere al riconoscimento e alla qualificazione di merito delle professionalità esistenti nel territorio non solo per quanto riguarda sia la preparazione dei piatti ma anche l'arte dell'accoglienza».
Delogu e la sua Associazione si sono fatti conoscere in provincia con l'iniziativa del ''Cenone da asporto'' consistente nella possibilità di acquistare a prezzi modici i piatti del menù di San Silvestro per coloro che che non avessero avuto possibilità economiche o situazioni familiari tali da consentire la cena in ristorante. «L'esperimento - spiega lo chef - ha avuto un buon esito, tenuto conto che non abbiamo avuto il tempo di pubblicizzarlo a dovere. Intendiamo però proseguirlo ed estenderlo ad altre ricorrenze festive». L'associazione Cuochi d'Ogliastra ha già varato un articolato programma da realizzare in sinergia con la programmazione della prossima stagione turistica. «L'iniziativa degli chef ogliastrini - commenta Angelo Concas, presidente dell'Accademia internazionale per la cultura enogastronomica - ha precedenti illustri in Europa e significa la promozione non solo della cucina ma dei prodotti tipici locali come olio, vino, pane e salumi. L'Accademia è pronta a collaborare con il fine di valorizzare i prodotti tipici del territorio insieme alla migliore tradizione gastronomica».
Nel calendario dell'associazione Cuochi d'Ogliastra c'è una giornata dedicata alle tradizioni culinarie, da tenersi fuori dalla stagione turistica, oltre ad un calendario si manifestazioni gastronomiche in concomitanza con le più importanti manifestazioni turistico- culturali, in collaborazione con tutti gli operatori del settore. Dal canto loro, gli allievi dell'Alberghiero di Tortolì hanno portato a termine una ricerca accurata sui piatti della tradizione ogliastrina, documentati in audio e video tramite un dvd.
«La stretta sinergia esistente tra l'associazione cuochi e l'Istituto Alberghiero - commenta Giangi Sulas, presidente della sezione ogliastrina dell'Accademia della Cucina - riscuote il nostro plauso e la nostra ammirazione. In quanto ente di cultura gastronomica riconosciuto dalla Presidenza della Repubblica, siamo pronti ad offrire tutta la nostra collaborazione alle iniziative che si andranno a promuovere in Ogliastra per la promozione del territorio sul versante eno-gastronomico. La Provincia ogliastrina è ricca di produzioni agro-pastorali di qualità, di tradizioni gastronomiche e di professionalità che occorre valorizzare».
L'associazione degli chef d'Ogliastra intende fare la sua parte, puntando molte carte anche sul ricambio generazionale garantito dall'istituto alberghiero di Tortolì. Per assicurare un futuro alla genuinità. 

NINO MELIS 

 

Tratto da L'Unione Sarda