Parliamo di vino

Anche Zenato ha le sue bollicine classiche!

di Bernardo Pasquali

21/01/2009

È l'effetto boom da bollicine. I trend di mercato per questa tipologia di vini speciali è un toccasana per molte aziende. In Germania è letteralmente bollicine mania ad esempio e la stessa cosa vale per il mercato statunitense. L'Azienda Zenato di Peschiera del Garda non si fa attendere e presenta un nuovissimo Metodo Classico prodotto con le uve storiche di famiglia: il Trebbiano di Lugana o qui chiamato Turbiana. Un'uva che offre ottimi risultati sulle terre limose di questa area geografica bagnata dalle acque del Garda che respira le fresche brezze che provengono dalle vallate alpine del Trentino.
Il nuovo spumante Metodo Classico è la sintesi di un percorso che ha accompagnato per decenni la continua crescita aziendale. La conoscenza delle potenzialità di un territorio dove la freschezza e la sapidità nei vini sono costanti pregevoli. Sulla base di questa storia si è deciso anche di provare la potenzialità di quest'uva con la spumantizzazione.

Come si sa la componente acida in un vino base è determinante irrinunciabile per la produzione di vini spumanti. Come oltretutto la componente alcolica e il corpo del vino stesso. La saggia interpretazione agronomica dei fratelli Zenato ha portato a una base con caratteristiche ottimali per la rifermentazione in bottiglia.

La scelta è stata quella di portare la stasi sui lieviti per un anno, 12 mesi. In questo modo si è ottenuto un vino dalle caratteristiche di facile beva e di naturale freschezza che lo fanno diventare un ottimo vino da aperitivo e piccoli appetizers, oltre che da pasto privilegiando piatti non particolarmente complessi e speziati. Ma vediamo un po' alcune caratteristiche del vino.

Il colore è di un bel giallo paglierino con dei riflessi più intensi pur non dimostrando particolare doratura. Il perlage è fine e abbastanza persistente. Al naso raccoglie quelle che sono le caratteristiche tipiche di un Trebbiano di Lugana con nette sensazioni minerali e di fragranza fresca di crosta di pane e leggero briochè. Sono la mela golden ma in particolare la pera a caratterizzare il fruttato intenso del vino. Leggermente floreale con sensazioni di fiori bianchi freschi e in particolare di gelsomino. Al palato la freschezza è piacevole anche se con un valore acidulo un po' elevato che porta ad una maggiore percezione graffiante delle bollicine al palato e sposta gli equilibri strutturali verso una leggera durezza. La sapidità è decisa e l'ampiezza aromatica di valore, con una componente fruttata coerente con le sensazioni olfattive precedentemente descritte. La sua persistenza denota una base di partenza ricca di estratto e di componenti aromatiche.

Un autoctono brioso di qualità che si avvale di una buona eleganza e di un discreto equilibrio. Prevalgono le note acidule che al palato chiudono con delle sensazioni leggermente amarognole. Dato il valore acido di questo prodotto si potrebbe anche pensare ad un prolungamento delle fasi di stazionamento sui lieviti per elevare il valore della componente morbida fragrante e stabilizzare meglio la vigoria delle bollicine.

Uno spumante comunque di classe che presenta oltretutto doti di evoluzione e miglioramento dallo stazionamento e la maturazione in bottiglia.

Punteggio: 84/100 - vino buono, dotato di buona bevibilità, piacevolezza ed eleganza, dove il vitigno trova giusta espressione nella sua elaborazione, e nella definita personalità e stile del produttore

Bernardo Pasquali

  • La famiglia Zenato