Saperi e sapori

La cucina contadina salvata dall’agriturismo

di Giuseppe Liberto

16/01/2009

Nella foto: Franco Fani, Direttore della fiera AgrieTour

AgrieTour ha festeggiato la quinta edizione del Campionato di cucina contadina. Una preziosità gastronomica e un recupero culturale che inneggia ai sapori di una volta. Piatti in via di estinzione, quasi introvabili nelle cucine italiane ma recuperati grazie alla cura e intelligenza dei nostri agriturismi italiani.
Dalla Sicilia al Trentino sono arrivati con l’orgoglio e l’ardire di volere portare a casa un titolo da esibire fieramente ad una clientela sempre più raffinata ed esigente.
Hanno presentato piatti che per secoli esprimono la cultura, la storia e le tradizioni rurali dei territori italiani.
Una cucina contadina che si salva grazie al lavoro che le strutture agrituristiche svolgono in materia di recupero e promozione dei prodotti tipici e ristorazione territoriale.
E’ questo il dato in occasione della settima edizione di Agrietur, nel corso dalla quinta edizione del Campionato nazionale di cucina contadina, promosso dalla Strada del Vino Terre di Arezzo.
Quest’anno la vittoria è andata all'agriturismo del trentino "Rincher" di Roncegno Terme (Trento) del 35enne Diego Zottele. Il piatto, un formaggio ripieno di radicchio e speck del Trentino, ha convinto la giuria specializzata per l'utilizzo di prodotti strettamente legati al territorio.
Al secondo posto un dolce che viene direttamente da Contrada Cristo Fasano (Bari): una torta di noci preparata senza l'utilizzo di farina.
Al terzo posto "le porchon", un piatto cucinato dall'agriturismo "La Vrille" di Vaerrayes, Aosta: si tratta di una ricetta della tradizione valdostana che valorizza una rarissima varietà di cavolo-rapa chiamato tseu-roa.
Premio speciale alla tradizione ai paniceli cucinati dall'agriturismo Nappi di Braia a Mare in provincia di Cosenza: dei deliziosi involtini in foglie di cedro che contengono uva zibibbo appassita e buccia di cedro.
Premio speciale al piatto più innovativo è andato all'agriturismo senese "Castello di Modanella" che ha proposto una straordinaria variazione di cinghiale che ha suscitato l'entusiasmo della giuria.
Ai siciliani dell’azienda agrituristica “Casale di Riena” di Alessandro Scramuzza, ubicata nel territorio castronovese, è andato il secondo premio nei piatti dell’innovazione: un contenitore di fesa di vitello che custodisce verdure selvatiche, funghi, ortaggi ed aromi, chiuso superiormente da un dischetto di formaggio Tuma persa, prodotti del territorio dei Monti Sicani.
Roberto Vasai - Presidente della Strada del Vino Terre di Arezzo, promotrice dell'iniziativa spiega: "La cucina contadina è uno degli elementi che maggiormente attira l'agriturista e con questo campionato, ormai diventato un appuntamento molto partecipato da parte delle aziende, vogliamo dimostrare che valorizzando ancora di più questi aspetti dell'offerta è possibile anche sostenere l'economia agricola dei vari territori".
Tra le grandi novità di Agrietur 2008 è stata la presenza dei Paesi Baschi, ospiti internazionali della manifestazione, con le loro proposte enogastronomiche della tradizione basca hanno animato i momenti goderecci della manifestazione.
Raffinata e ricercata è stata la degustazione guidata dalla Coldiretti, prodotti che traspiravano di territorio e di ruralità.
Nei due giorni il pubblico di AgrieTour, grazie al Festival della cucina Tradizionale, ha potuto scoprire questi sapori unici direttamente cucinati dai gestori degli agriturismo italiani, pronti a presentare i migliori piatti della loro tradizione regionale, abbinati ai vini territoriali.
Quello della ristorazione è uno dei settori maggiormente cresciuti all'interno dell'offerta agrituristica italiana. Degli oltre 16mila turismi presenti nel nostro Paese, più della metà offrono anche pasti. I rimanenti organizzano degustazione dei prodotti realizzati in azienda.
La normativa quadro nazionale (legge 96/2007) ha aiutato l'uso dei prodotti a Km "O" grazie all'obbligo per le aziende agrituristiche che fanno ristorazione di utilizzare almeno il 35% dei prodotti realizzati in azienda e per il resto prodotti comunque del territorio con un margine del solo 15% aperto a prodotti vari che possono provenire da fuori della regione in cui si svolge l'attività.

  • Giuria della cucina contadina
  • Alessandro Scramuzza e il cuoco Guglielmo del Casale
  • Piatto della cucina siciliana