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Il Vernaccia di San Gimignano si confronta con il Rodano.

09/03/2009

Il Vernaccia di San Gimignano si confronta con il Rodano.
La settimana di appuntamenti con le Anteprime toscane si è aperta con San Gimignano e il suo Vernaccia. Una mattinata dedicata a un interessante e approfondito confronto tra alcuni portacolori di San Gimignano e quattro bianchi francesi della Valle del Rodano.
L'annata 2008 è risultata, comunque, una buona annata, certo sopra la media, ma inferiore ai risultati ottenuti a San Gimignano e dintorni nel 2006 e nel 2007.
Il territorio offre una notevole eterogeneità di Vernaccia, tra cui si distinguono i "soliti noti" Panizzi, Le Calcinaie di Simone Santini, Fratelli Vagnoni, Palagetto e La Lastra, più alcune "new entry" di sicuro interesse, come Mattia Barzagli, Podere La Castellaccia (biologico) e Il Colombaio di Santa Chiara.
Il confronto-sfida tra Vernaccia e Rodano ha visto sfilare da una parte due vini ciascuno di Signano (Poggiarelli 2007 e 2004), La Lastra (Riserva 2006 e 2002), F.lli Vagnoni (Riserva I Mocali 2006 e 2001) e Vincenzo Cesani (Sanice 2006 e 1998) a fronte del Domaine Alain Voge (Saint Péray Harmonie 2007 e 2005, poi Saint Péray Fleur de Crussol 2006 e 2004), del Domaine Tardieu-L aurent (Hermitage blanc 2007 e 2004) e del Domaine Jean-Louis Chave (Hermitage blanc 2006 e 1995). Al di là di ovvie differenze di territorio, di vitigno (i francesi da uve marsanne e roussanne) e di stile di vinificazione, il Vernaccia di San Gimignano ha saputo dimostrare le sue caratteristiche, le peculiarità del territorio d'origine e la buona tenuta nel tempo. Tra i francesi, "ça va sans dire", è stato l'Hermitage, in generale, il vino che ha meglio saputo raccogliere pareri uniformemente positivi.

 

 

 

Notizia pubblicata in collaborazione con ASPI - Associazione della Sommellerie Professionale Italiana . www.aspi.sm